REDAZIONE UMBRIA

Barbara Corvi, altra richiesta d’archiviazione

L’ha avanzata la Procura sul caso della mamma di Amelia scomparsa nell’ottobre 2009 e che vede indagato il marito per omicidio

Nuova richiesta di archiviazione per l’indagine sulla scomparsa di Barbara Corvi, della quale non si hanno più notizie dal 27 ottobre del 2009 quando se ne persero le tracce da Montecampano d’ Amelia, dove abitava. L’ha formulata la Procura di Terni nell’ambito del fascicolo nel quale il marito Roberto Lo Giudice è accusato dell’omicidio volontario, con l’uomo che si è sempre proclamato innocente. Il procedimento venne già archiviato una prima volta nel maggio del 2015 dal gip di Terni e successivamente riaperto nel marzo 2021 anche in seguito alla trasmissione di atti dalla Dda di Reggio Calabria. I magistrati ternani hanno quindi delegato nuovi accertamenti ai carabinieri del comando provinciale. Secondo la Procura però si legge in un suo comunicato, "anche all’esito degli approfondimenti istruttori il quadro indiziario non consente di ritenere, pur se letto congiuntamente con gli altri elementi dall’ampia attività investigativa in relazione alla scomparsa di Barbara Corvi, la sussistenza nei confronti dell’indagato di gravi indizi di colpevolezza in ordine all’omicidio della moglie". Di qui la nuova richiesta di archiviare il fascicolo sulla quale si dovrà pronunciare il gip di Terni. Lo Giudice era stato anche arrestato alla fine di marzo 2021 tornando libero dopo una ventina di giorni. L’ordinanza di custodia cautelare venne infatti annullata dal Tribunale del riesame di Perugia, decisione confermata dalla Cassazione che aveva respinto il ricorso della Procura di Terni. La nuova richiesta di archiviazione è stata condivisa dal procuratore uscente Alberto Liguori, che aveva riaperto l’inchiesta, e dal nuovo responsabile della Procura ternana, Claudio Cicchella. Si tratta, di fatto, della terza richiesta di archiviazione. A quella del 2015 ne era seguita un’altra, poi revocata, avanzata dal procuratore Liguori ad inizio 2022. Poi, revocando appunto la richiesta, lo stesso magistrato a luglio aveva sollecitato il gip ad autorizzare nuovi accertamenti. Da qui un supplemento d’indagine di sei mesi, che sfocia nella nuova richiesta di archiviazione.

"Gli sforzi istruttori condotti – spiega il procuratore Cicchella – confermano le conclusioni già rassegnate in atti il 4 gennaio 2022". Barabara Corvi, all’epoca 36enne, svanì nel nulla in un pomeriggio dell’ottobre 2009. L’ultimo a vederla sarebbe stato proprio il marito, emerse dalle indagini. L’uomo, appartenente a una famiglia di ’ndrangheta, è ritenuto dagli investigatori non organico ai clan. Si è sempre dichiarato estraneo alla scomparsa della moglie.

Ste.Cin.