REDAZIONE UMBRIA

"Baby gang, ancora scorribande a Gabelletta"

La denuncia del consigliere Filipponi (Pd). E si scatena il dibattito su come fermare l’"emergenza": più controlli e videosorveglianza

A fare da deterrente non è bastata la denuncia di cinque giovani ternani, tra i 19 e i 20 anni, che hanno simulato una rapina, utilizzando anche una pistola finta, per realizzare un “cortometraggio“ amatoriale. Perché ieri mattina il consigliere comunale del Partito democratico, Francesco Filipponi, denunciava con un post su Facebook: "Ieri sera (martedì, ndr) nel mio quartiere di Gabelletta sono proseguite le scorribande delle baby gang, sembrerebbe addirittura con aggressioni a persone fisiche, che abbraccio forte qualora venisse confermato. Non ve la daremo per vinta mai". A quanto emerge, la situazione sarebbe “critica“ in particolar modo nelle periferie. Borgo Bovio, come dimostra l’episodio che ha portato alla denuncia dei cinque giovani da parte dei carabinieri. In zona Gabelletta, poi, come rimarcano il consigliere Filipponi e molti cittadini. "Le periferie della città – incalzano i Cinque Stelle – non hanno mai vissuto un simile abbandono. La destra ha promesso il cambiamento al grido di tolleranza zero, ordine e disciplina ma è stata capace solo di smantellare quello che funzionava".

E adesso si cercano soluzioni, rapide ed efficaci. Due su tutte sono quelle suggerite. Innanzitutto maggiori controlli nelle zone “calde“, almeno in questo momento storico, della città. E poi, cosa richiesta da tempo, un sistema di videosorveglianza efficiente da installare anche nelle periferie ternane. Telecamere, insomma, in collegamento costante con le centrali operative delle forze dell’ordine che consentano di monitorare “in tempo reale“ la situazione. Un’idea che, però, non trova il favore di tutti: c’è, infatti, chi invoca la privacy, sottolineando l’inopportunità di un “grande fratello cittadino“.