REDAZIONE UMBRIA

Ascanio Celestini in anteprima nazionale a Spoleto

Ascanio Celestini porta in scena "Rumba", un racconto dedicato a Francesco, il santo che scelse di servire i poveri. Una riflessione su dove oggi troveremmo Francesco tra i barboni e i facchini africani. Una storia che ci affascina ancora dopo otto secoli.

Ascanio Celestini in anteprima nazionale a Spoleto

Un’anteprima nazionale illumina la stagione del Teatro Nuovo Menotti di Spoleto: è il nuovom attesissimo spettacolo di Ascanio Celestini “Rumba. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato“, in scena domani alle 20.45 con replica sold out. Lo spettacolo è un racconto dedicato a Francesco, il santo che scelse di servire i poveri e che a Greccio creò il primo Presepe vivente. Celestini racconta lo spetatcolo alla sua maniera: "Francesco si chiama Giovanni. Nasce da una madre francese quando il padre sta in Francia a vendere stoffe pregiate. Così lo chiamano francesco, insomma un figlio francese che si legge tanti libri della letteratura cavalleresca. Diventa cavaliere o vorrebbe diventarlo, va in guerra, ma finisce in galera. Quando esce deve ricostruire le case dei nobili che il popolo ha cacciato da Assisi e impara a fare il muratore. Così diventa il santo che impara a ricostruire la Chiesa di Dio in terra". E si chiede: "Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi? Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato? Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica? Quante sono le stelle nel cielo? Così tante che non si possono contare. Arrivi a cento, centocinquanta. Poi perdi il conto. Non si possono contare perché sono tante e tutte sparpagliate". Il titolo iniziale dello spettacolo “L’Asino e il Bue“ è stato modificato su richiesta di Celestini per armonizzarlo con i titoli delle precedenti parti della trilogia, formata da Laika e Pueblo.