"Arvedi può andarsene" Il sindaco attacca il proprietario di Ast

"E’ venuto a portare lavoro ma lascia gli operai in cassa integrazione" . La Fim Cisl nazionale: "Acciaieria un bene della collettività" .

"Arvedi può andarsene"   Il sindaco attacca   il proprietario di Ast
"Arvedi può andarsene" Il sindaco attacca il proprietario di Ast

"Io trovo che Arvedi si stia comportando male con i ternani (...) se non gli piace Terni può andarsene" . Parole del sindaco Stefano Bandecchi nel primo Consiglio comunale "effettivo" dopo quello della proclamazione degli eletti. Sollecitato sulla situazione di Ast, che ha deciso altre tre settimane di cassa integrazione per oltre duemila lavoratori a cavallo della fermata estiva degli impianti di Ferragosto, Bandecchi attacca Arvedi. "Senza indugio ho fatto scrivere che oggi l’inquinamento di Terni fa più schifo di ieri e che ci sono il doppio dei tumori infantili – tuona Bandecchi –, non lo dico io ma la Regione. Questa è la peggiore città italiana per inquinamento. Arvedi è venuto a portare lavoro ma ha chiuso il lavoro alle aziende (locali ndr) e lascia i lavoratori in cassa integrazione per setttimane. Arvedi fa l’imprenditore ma gli dico da sindaco che se non gli piace Terni può andarsene, perche non si può dare un miliardo (il quantum dell’atteso piano industriale ndr) ad una persona che non ragiona con noi, maggioranza e opposizione". Il piano industriale da un miliardo è sostenuto in gran parte dal gruppo Arvedi, oltre ai fondi Ue sulla sostenibilità ambientale. Nei giorni scorsi il Gruppo Arvedi ha lamentato i costi energetici. "Ast rappresenta un asset industriale storico strategico per l’Italia e per tutta la regione Umbria. Le dichiarazioni del sindaco di Terni nel corso del consiglio comunale contro Arvedi ci sorprendono – così Valerio D’Alo’ , segretario nazionale Fim Cisl –. L’acciaieria rappresenta un bene per la collettività e va trattata come tale, conosciamo le difficoltà che sta vivendo il sito, per questo si deve definire al più presto l’accordo di programma che sarà propedeutico alla presentazione del piano industriale. Quest’ultimo dovrà contenere tutti gli aspetti di sviluppo industriale e sostenibilità ambientale sociale ed economica, come da noi richiesto. Non servono in questa fase attacchi e posizioni ideologiche che potrebbero danneggiare i lavoratori e la collettività. I temi sollevati dal Gruppo Arvedi, come da Federacciai, legati ai costi dell’energia sono e devono essere un comune obiettivo nella loro soluzione, della politica, delle imprese e del sindacato" . Ste.Cin.