
PERUGIA
Sono già circa 2.600 i profughi ucraini già arrivati in Umbria (di cui 1.700 in provincia di Perugia e 900 in quella di Terni), la gran parte dei quali minori. Ad occuparsi di loro sarà uno specifico Comitato operativo regionale che gestirà lo stato di emergenza relativo agli interventi in conseguenza della guerra nel loro Paese di origine.
È quanto dispone il decreto firmato dalla presidente Donatella Tesei, cui è affidata la responsabilità di presiedere l’Organismo, essendo stata nominata commissario straordinario per l’emergenza e alla quale compete quindi il coordinamento dell’organizzazione dei rispettivi sistemi territoriali di protezione civile nelle attività di soccorso, assistenza ed accoglienza alla popolazione proveniente da quel Paese. Il Comitato - insediato dalla presidente, presente anche l’assessore regionale, Enrico Melasecche, titolare della delega per la Protezione civile - risulta composto, oltre che dalla stessa Tesei, da Melasecche, dai direttori regionali Governo del territorio, ambiente e protezione civile, Risorse, programmazione, cultura, turismo, Salute e welfare, Sviluppo economico, Agricoltura, Lavoro, Istruzione, Agenda Digitale, dal dirigente del Servizio regionale Protezione Civile ed Emergenze, dal referente sanitario regionale, dai prefetti e dai questori di Perugia e Terni, dai comandanti della Legione Carabinieri Umbria e del Comando regionale della guardia di finanza, per le forze armate un rappresentante del Comando militare esercito Umbria, dai presidenti Anci e Upi Umbria, dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale e rappresentanti di associazioni di volontariato e del terzo settore. Alle riunioni del Comitato potranno essere invitati e partecipare anche le comunità di cittadini ucraini presenti nelle realtà locali. "L’obiettivo comune – viene spiegato in una nota – è di assicurare alla popolazione ucraina che ha già raggiunto o raggiungerà il territorio regionale, la migliore assistenza possibile, dall’accoglienza, all’assistenza sanitaria ed all’inserimento dei minori nei percorsi scolastici.
È stato stabilito di costruire un database unico presso la Protezione civile regionale in cui confluiranno i dati in possesso delle Prefetture di Perugia e Terni riguardo i profughi ospitati nelle famiglie e quindi l’assistenza e la vaccinazione di ciascuno di loro. È stato approvato anche l’accordo con le associazioni di categoria per l’utilizzo di strutture alberghiere in caso di afflusso massiccio di profughi. Un ringraziamento particolare è stato rivolto alle Caritas della regione che hanno messo a disposizione le loro strutture e impegnate a svolgere quello che è stato definito "un importante lavoro di sostegno alla popolazione Ucraina presente in Umbria".