
Gli accertamenti sono stati condotti dai carabinieri
È stato arrestato con l’accusa di aver sfruttato sul lavoro quattro cittadini extracomunitari, il 45 enne titolare di un centro ippico di Magione. L’attività investigativa, svolta nell’ambito della lotta al caporalato, ha portato i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro ad accertare che l’uomo sfruttava i quattro lavoratori extracomunitari, tutti di nazionalità indiana, di cui due privi di regolare contratto di lavoro e del permesso di soggiorno. Alloggiati in condizioni estreme in una capanna di legno, sfruttati per misere paghe, sproporzionate rispetto al lavoro prestato, in violazione della normativa sull’orario di lavoro e sul riposo settimanale, della normativa in materia di sicurezza e igiene. I quattro erano esposti anche a pericolo per la salute e la sicurezza e l’incolumità personale, nonché in alcuni casi vittime di minacce. Dalle prime indagini i militari hanno rilevato, inoltre, reiterate violazioni della normativa che regola la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, tra cui la mancata sorveglianza sanitaria dei dipendenti esposti quotidianamente al rischio biologico dettato dalla presenza di escrementi e parassiti animali, mancata formazione, il mancato adeguamento del luogo di lavoro con presidi di primo soccorso, la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale, la mancata individuazione di personale addetto alla gestione delle emergenze. I militari hanno sequestrato una piccola porzione di un caseggiato e il prefabbricato dove i lavoratori dormivano. Nel corso delle verifiche sono state elevate multe per 17mila euro. Per le stesse violazioni in concorso è stata denunciata la convivente del titolare, 40 enne, socia amministratrice della medesima azienda. Al termine degli accertamenti, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre i lavoratori non in possesso del titolo di soggiorno, sono stati collocati presso una struttura di accoglienza in via emergenziale. L’operazione è stata svolta dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Perugia, con i militari della locale Stazione Carabinieri, personale dell’Ispettorato del Lavoro di Perugia e dai mediatori culturali dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni.