ASSISI - La Procura generale ha chiesto la conferma delle condanne per gli undici imputati condannati in primo grado per i presunti maltrattamenti degli ospiti della struttura riabilitativa L’Alveare di Torchiagina. Comunità all’interno della quale, sempre secondo l’accusa, si sarebbero verificati diversi episodi di maltrattamento ai danni degli ospiti. In diversi casi picchiati, anche con bastoni, immobilizzati con il nastro isolante. Se non chiusi in bagno per essere contenuti. Nello specifico, secondo l’accusa, gli imputati, in concorso tra loro avrebbero maltrattato almeno dodici pazienti "mediante reiterati atti di aggressione fisica e psicologica, con costante ricorso alla violenza (consistita in schiaffi, pugni, calci, presa per i capelli e bastonate), ad atti di afflizione fisica e psicologica, quali punizioni per fatti di disobbedienza o di mancato rispetto delle regole interne alla struttura, consistiti nell’aver lasciato i pazienti senza pranzo o senza cena, nell’averli privati dei propri effetti personali e della possibilità di fumare, nell’averli chiusi a chiave in uno dei bagni della struttura, o comunque in locali al buio e nell’averli costretti a lavarsi i denti nelle fontane dei giardini esterni, nonché alla minaccia come metodo educativo". In attesa delle conclusioni, il difensore del direttore e di parte degli operatori, l’avvocato Luca Gentili, ha depositato un diario, rinvenuto nella struttura dove sono stati riportati gli avvenimenti nella struttura, nel settembre 2016, a tre mesi dal sequestro, avvenuto nel giugno dello stesso anno, dove emergerebbero le difficoltà di gestione dei pazienti, con una situazione "nettamente peggiorata". La discussione riprende il 17 aprile.
CronacaAnziani maltrattati, chiesta la conferma delle condanne