Antiche mura imbrattate. Sono scattate le denunce

Umbertide, indagini anche con la videosorveglianza

Antiche mura imbrattate. Sono scattate le denunce

Antiche mura imbrattate. Sono scattate le denunce

UMBERTIDE – E’ caccia al balordo. Sono scattate le denunce presentate a Polizia locale e Carabinieri contro l’anonimo vandalo che la sera del 24 dicembre, con uno spray rosso, aveva tracciato scritte offensive nei confronti del sindaco Luca Carizia e della vice Annalisa Mierla sulle antiche mura della città. I carabinieri hanno aperto un fascicolo per il reato di imbrattamento del demanio comunale (art. 639 del Codice penale) che in questo caso, stante l’interesse storico dei siti danneggiati, prevede una multa da 1000 a 3000 euro e 3 mesi di reclusione, sanzioni che aumentano sensibilmente in caso di recidiva; del fatto si sta occupando anche il Tpc dell’Arma. La Polizia locale indaga, controllando anche le telecamere di sorveglianza, per "condotta plurioffensiva" sia nei confronti del patrimonio storico dell’ente, sia dell’immagine pubblica della città, sia contro Mierla e Carizia, quest’ultimo offeso pesantemente in una delle quattro scritte. Intanto il Comune ha chiesto un preventivo per la ripulitura delle mura, la quale potrebbe essere molto costosa (diverse migliaia di euro), mentre il gruppo dei ragazzi del campus Da Vinci "Famo nobis" si è offerto di collaborare alla pulizia. La vicesindaco Mierla, definendo "balordo" il vandalo, è intervenuta sulla questione ringraziando i tantissimi che da tutta l’Umbria hanno espresso vicinanza ma bacchettando anche l’opposizione per il suo mutismo: "non hanno ancora avuto il garbo istituzionale di esprimere solidarietà".

Pa.Ip.