
Non c’è stato il concorso di nessuno nella causa dell’incidente in cui ha perso la vita la giovane spellana Alice Antonelli (nella foto). È stata esclusa anche qualsiasi responsabilità dell’ospedale di Foligno nei soccorsi. È stata una tragica fatalità, un incidente terribile, quello che lo scorso agosto ha spezzato la vita di una giovanissima, con la vita davanti. La famiglia, per vederci chiaro, aveva affidato all’avvocato Pietro Magrini il compito di appurare le responsabilità.
"Le consulenze tecniche d’ufficio hanno escluso il concorso di qualcuno nella causa dell’incidente – dice l’avvocato Magrini – i traumi erano talmente importanti e invasivi, come risultati dall’autopsia, che non si poteva fare altro. L’ospedale dunque non ha responsabilità".
L’esposto presentato dalla famiglia, in questo modo, è stato archiviato. "Abbiamo voluto approfondire – prosegue l’avvocato – perché l’episodio poteva dare adito ad alcune ricostruzioni diverse. I medici dell’ospedale hanno rispettato il protocollo e hanno fatto tutto quello che potevano fare".
Sul caso si erano mosse la Procura di Spoleto e la Procura dei minori, la prima sulle ultime ore di Alice e sui soccorsi al Pronto soccorso, l’altra relativa alla dinamica dell’incidente. Ancora negli occhi dei folignati e degli spellani le tragiche immagine dei funerali, strazianti, a Villa Fidelia, stracolma di giovani in lacrime e devastati di fronte alla fragilità della vita di chi, invece, avrebbe dovuto avere una vita davanti.