LUCA FIORUCCI
Cronaca

Accoltellato davanti al fast-food. L’aggressore è stato arrestato. È accusato di tentato omicidio

La vittima, un 22enne di origini brasiliane, aveva preso le difese dell’amico raggiunto da insulti a sfondo omofobo. Il prezioso contributo alle indagini di telecamere e testimoni .

È accusato di tentato omicidio il responsabile dell’accoltellamento ai danni di un 22enne brasiliano, gravemente ferito davanti al fast food di Pian di Massiano, la sera del 23 novembre. Il presunto responsabile, un 20enne, sul quale da giorni si stava stringendo il cerchio, è stato arrestato su disposizione del giudice per le indagini preliminari che ha emesso la misura di custodia cautelare in carcere sulla scorta degli elementi raccolti dai carabinieri. L’aggressione è avvenuta nella veranda del locale, tra i molti clienti di quella sera, sotto lo sguardo delle telecamere di sicurezza della zona che hanno ripreso gli attimi cruenti dell’accoltellamento. Culmine sproporzionato di un battibecco nato tra il ferito e un gruppo di coetanei perché, come conferma il giudice per le indagini preliminari, il 22enne avrebbe reagito alle provocazioni degli altri, rivolte all’amico che era insieme a lui e alla fidanzata a cena. Insulti inequivocabilmente a sfondo omofobo, "Ecco qua, è arrivato il f***", su cui il ragazzo, che pochi attimi dopo verrà ferito, non è voluto passare sopra.

Alla sua reazione, verbale, secondo quanto raccontato, l’indagato avrebbe reagito tirando fuori il coltello, con cui prima lo ha ferito al volto, un graffio per intimidirlo forse, prima di affondare un altro colpo all’addome, a un passo dal cuore, tanto da far ipotizzare il reato di tentato omicidio. Perché, una volta scongiurata la sua morte, quello che i medici hanno potuto appurare è che si è salvato per pochi centimetri. Mentre il 22enne, dalla veranda si portava all’interno del ristorante fino a raggiungere alle casse l’amico e la fidanzata, il gruppo di cui avrebbe fatto l’aggressore si è allontanato. Immediati i soccorsi e la richiesta di intervento delle forze dell’ordine che hanno avviato subito le indagini. Partendo dai testimoni per aggiungere i filmati delle videocamere di sorveglianza che hanno immortalato, come detto, l’aggressore, identificato nel 20enne, ora in carcere.

Un volto noto alle forze dell’ordine perché già coinvolto in altri due episodi di reati violenti contro la persona. Ritenuto sussistenti sia il pericolo di fuga che di reiterazione del reato, a fronte proprio di questi due precedenti procedimenti a suo carico, il gip ha deciso per la custodia cautelare in carcere.