Stefano Del Corso*
PISA
Da dove vengono le fotografie che vedete
in queste pagine e che saranno al centro della prossima mostra di Palazzo Blu – fondazione di scopo di Fondazione Pisa – dedicata ai passaggi a Pisa del Giro d’Italia? Dal patrimonio degli archivi fotografici ‘Luciano Frassi’ e ‘Guido Allegrini’, acquisendo
i quali la Fondazione Pisa ha inteso custodire e valorizzate due grandi ‘riserve’ di immagini su Pisa e sulla sua storia nell’ultimo secolo. Acquistati dalla Fondazione Pisa nel 2012 (Frassi) e nel 2021 (Allegrini), documentano la vita pisana in un arco di tempo che va dalla fine degli anni Venti del ‘900 fino ai primi anni Duemila. Allegrini ha infatti cominciato a lavorare a Pisa, a partire dagli anni Venti fino agli anni Sessanta, come fotografo nello storico fondo di Borgo Stretto aperto ancora
oggi; mentre Frassi ha iniziato la sua attività alla metà degli anni Cinquanta fino alla sua morte agli inizi del 2000. Il fondo fotografico Allegrini presenta circa 54mila fotogrammi. Guido Allegrini era il fotografo ufficiale della Casa Regnante in occasione dei soggiorni della famiglia Reale a Pisa, e non solo. Nell’archivio sono presenti le immagini che ci restituiscono il volto di Pisa prima e dopo la
Seconda Guerra Mondiale.
Il fondo fotografico Luciano Frassi si colloca in un arco cronologico che va da metà anni Cinquanta del ‘900, fino ai primi anni 2000. Una stima dei fotogrammi totali del fondo tocca la cifra di 900.000 scatti. Frassi, classe 1926, a partire da metà degli anni Cinquanta
inizia a girare per Pisa e dintorni, immortalando qualunque avvenimento meritasse l’onore della cronaca. Il materiale documenta la realtà cittadina da molteplici punti di vista, dai fatti di cronaca, cronaca nera, rievocazioni storiche, feste cittadine, cerimonie, commemorazioni, manifestazioni,
personalità nazionali e internazionali. Ricca è anche la documentazione fotografica legata agli eventi sportivi come il calcio, il canottaggio e l’ippica.
Attraverso questi due importanti fondi
fotografici, a partire dal 2015 sono state realizzate, a Palazzo Blu, varie mostre sulla vita e la storia della città: da “4 novembre 1966: l’alluvione a Pisa“, a “Il Sessantotto: immagini di una stagione pisana”, fino all’ultima realizzata in ordine di tempo su “Dalla guerra alla Liberazione. Pisa 1940 – 1945“, solo per citarne alcune. Perché è anche attraverso le immagini che si narra la storia e talvolta le immagini valgono più di molti contributi scritti. D’altronde l’attenzione di Fondazione
Pisa alla conservazione di questo ricco patrimonio, impedendo che il tempo lo cancelli, ci ha indotti a finanziare un progetto di digitalizzazione di questi due archivi fotografici, con l’obiettivo di consentirne un accesso sia per scopi di ricerca che per il pubblico.
*Presidente Fondazione Pisa