La storia del forte legame tra queste terre e Dante

Poeta / L'impronta lasciata da Alighieri è ancora tangibile

La statua di Dante Alighieri in piazza Santa Croce a Firenze

La statua di Dante Alighieri in piazza Santa Croce a Firenze

Il Mugello durante la sua storia si è legato anche alla figura di Dante Alighieri, leggendario poeta fiorentino. Lo scrittore arrivò nella valle a nord di Firenze in uno dei momenti cardine del suo esilio da Firenze, proprio durante i primi mesi, partecipando ad un convegno presso l’Abbazia di San Godenzo nell’8 giugno del 1302. Si tratta dell’ultimo atto politico del poeta, nel convegno dei fuoriusciti Guelfi (come lui) e Ghibellini, nella sua perenne ricerca di un modo per poter tornare nella sua amata città. E San Godenzo celebra questo avvenimento nella festa del “Dante Ghibellino”, una rievocazione storica di quel convegno. Il legame tra Dante e queste terre non si ferma, però, solo alla storia. Numerosi luoghi nell’area del Mugello entrarono nel suo immaginario, immortalati per sempre nella sua opera più grande, la Divina Commedia. È il caso della Cascata dell’Acquacheta, citata nel canto XVI dell’Inferno nei versi 94-105, paragonata al fiume infernale Flegetonte: “Come quel fiume c’ha proprio cammino, prima da Monte Veso inver levante, dalla sinistra costa d’Appennino, che si chiama Acquacheta suso, avante, che si divalli giù nel basso letto, e a Forlì di quel nome è vacante. rimbomba là sovra San Benedetto dell’Alpe per cadere ad una scesa, ove dovria per mille essere recetto; così, giù d’una ripa discoscesa, trovammo risonar quell’acqua tinta, sì che ‘n poc’ora avria l’orecchia offesa”. Infine, il legame tra Dante e il Mugello è ancora tangibile nella forma di due suoi antichi domini, ancora oggi visitabili, a Palazzuolo sul Senio e Marradi. Storia e poesia: il passaggio del poeta in questi luoghi è vivo e percepibile.