Esperta, scafata, cattiva sportivamente, saggia nelle letture, mentalmente solida. La Libertas è tutte queste cose messe insieme. Un mix di un roster composto da leve verdi ma già pronte perché guidate nella crescita da dei totem di spogliatoio, da dei senatori abili a capire (e fiutare) i vari momenti della stagione. La Libertas ha dimostrato di essere tutte queste cose insieme nell’arco della regular season. Quanti ostacoli, quante grane ha dovuto gestire coach Andreazza. E pensare che a fine ottobre, il mese nero delle tre sconfitte di fila, il tecnico di Montebelluna è stato persino in odore di esonero. Ma con olio di gomito, maniche rimboccate e lavoro in palestra, la (sua) Akern ha saputo invertire la rotta. Merito, evidentemente, di una tenuta ben salda dello spogliatoio da parte del coaching staff. Il gruppo, visto da fuori, è sembrato non aver voluto mai remare contro Andreazza. Poi certo, una mano (tecnica), il mercato l’ha data, grazie ai colpi della dirigenza di Tozzi, Allinei e Buca. Volendo, il futuro della doppia L. Nonostante i problemi di infermeria perenni, l’addio di capitan Forti a inizio stagione, la carta d’identità di alcuni pezzi da 90 (Fantoni su tutti), gli amaranto hanno fatto il loro dovere. Quello che ormai ci si aspetta, perché abituati a vedere certe prestazioni, certe vittorie di peso. Su tutte, il derby all’ultima giornata di regular season dominato dal primo al quarantesimo minuto contro la Pielle.
"Se vogliamo ambire a essere competitivi ai playoff dobbiamo quanto prima recuperare i nostri effettivi, perché altrimenti faremo fatica", commentava Andreazza in sala stampa nel post-derby. Vero, Terenzi out per crociato rotto, Saccaggi fuori forma e fuori ritmo, Ricci si porta dietro da mesi un fastidio alla caviglia, Lucarelli si accinge a rientrare dopo settimane di stop forzato. Ma è la resilienza la forza vera del collettivo Libertas, l’esperienza, il sangue freddo quando la palla scotta, la capacità di stare dentro le partite crocevia di stagione. Con i playoff gli amaranto hanno un conto in sospeso. A partire dalla scorsa stagione, quando si fecero eliminare nella finale del girone da Vigevano, da capolista del campionato, per colpa di gambe pesanti e debito d’ossigeno generale delle pedine fondamentali. La società ha lavorato in estate sul mercato affinché non si ripetesse lo scenario. Da stasera si comincia a far sul serio. Arriva Faenza, per gara1, essendo la LL nel tabellone B. Di fatto, una super squadra da non sottovalutare per potenziale e per il campionato sottotono. Ma questo la Libertas non può non saperlo.
Francesco Ingardia