MASSIMO STEFANINI
Sport

Le emozioni non finiscono mai. I rotoloni Regina sposano il Giro

Sofidel main sponsor della corsa rosa quest’anno e il prossimo (sessantesimo della nascita dell’azienda). Ferrari, media director: “È un fenomeno popolare, un romanzo di venti giorni, sempre nuovo“.

Le emozioni non finiscono mai. Come i rotoloni Regina, brand storico di Sofidel, la multinazionale della carta con sede a Porcari e sponsor del Giro d’Italia 2025 e 2026, sessantesimo anniversario della nascita dell’azienda. Il legame sembra pensato apposta, un assist che gli addetti al marketing non potevano lasciarsi sfuggire. Ne parliamo con Graziano Ferrari, media director Sofidel.

"Ricordo da bambino, a Gallicano, che si fermavano scuole e negozi e andavamo tutti a vedere passare la corsa: già quel passaggio era uno show colorato, uno spettacolo. Il messaggio trasmesso? L’emozione di tutti nel toccare con mano quello che si vedeva in tv".

E’ questo il motivo per cui avete scelto di abbinare il vostro brand alla corsa rosa?

"Ci abbiamo lavorato sin da gennaio, la stessa Rcs è rimasta sorpresa di come sia stato possibile creare questo feeling. L’emozione è il filo conduttore, poi ovviamente c’è la grande vetrina planetaria con visibilità in diversi mercati. Di solito non facciamo sponsorizzazioni sportive, ma qui si va oltre. Il Giro è un fenomeno popolare, lo seguono tutti, anche i non esperti, un romanzo di venti giorni, sempre nuovo".

Tutto ciò come si traduce?

"Ai due chilometri dall’arrivo, momento cruciale di ogni tappa, abbiamo un gonfiabile in evidenza. Ci sono poi altre occasioni di visibilità che rendon il Giro senza eguali e con un livello di organizzazione persino superiore al Tour de France".

Poi c’è lo spot in tv che sta riscuotendo un successo strepitoso...

"Intanto le gambe che si vedono sono di Moreno Moser, ex professionista, attualmente commentare tecnico a Eurosport e nipote del grande Francesco. E’ come se avesse corso, perché bisognava puntare l’immagine migliore e c’è voluto tempo. Dalla televisione alla carta stampata. Qualche giorno fa, eravamo protagonisti sulla Gazzetta con uno speciale per l’inizio della corsa".

Sta spopolando anche il podcast ‘Emozioni che non finiscono mai’.

"Certamente, grazie alla straordinaria bravura di Riccardo Magrini, ex ciclista e oggi opinionista a Eurosport, apprezzatissimo commentatore dello sport delle due ruote a pedali. Sono state realizzate sei puntate eccezionali, che sul sito del Giro di Italia e le principali piattaforme. Avevamo preparato lo speach, su un testo e Magrini ha letto benissimo. Era venuto perfetto. Solo che la perfezione è asettica, spesso, manca l’anima, il pathos. Così gli abbiamo fatto commentare le immagini ed è stato un successo".

Massimo Stefanini