
Vincenzo Nibali, a sinistra con la maglia gialla del Tour de France in uno scatto magnifico. Sopra in una recente intervista
Vincenzo Nibali, un grande campione delle due ruote cresciuto ciclisticamente in Toscana, conosce bene il percorso della gara a cronometro da Lucca a Pisa, strade che quando era in attività percorreva per i suoi allenamenti.
Una tappa fondamentale una specie di spartiacque.
"Direi proprio di sì la zona dove si svolge la crono da Lucca a Pisa, spesso è interessata dal vento che sarebbe un’insidia in più notevole. Al termine della gara contro il tempo in Toscana la classifica generale potrebbe assumere una precisa fisionomia. È vero il Giro è ancora lungo, ricco di insidie e tranelli ma la gara contro il tempo può lasciare il segno".
Chi sono i favoriti principali su quel percorso?
"I soliti nomi ad iniziare dal ventunenne britannico e pistard Tarling vincitore della crono del Giro svoltasi in Albania, poi Roglic, Ayuso e Tiberi. Sarà una bella sfida da seguire con grande interesse".
La cronometro arriva dopo il giorno di riposo. Che implica questa pausa?
"Ci sarà stata per tanti atleti la possibilità di recuperare ma non dimentichiamoci delle fatiche fatte nelle tappe toste e difficili con l’arrivo in salita a Tagliacozzo, e quella altrettanto impegnativa di Castelraimondo, seguite dalla tappa umbra toscana da Gubbio a Siena con le strade bianche che conosco bene".
La crono uno primo vero scontro tra Roglic e Ayuso?
"Intanto vediamo quello che sarà successo prima nella tappe ricordate, e quindi come la corsa arriverà alla crono".
Più in generale che Giro è quello di quest’anno?
"Una corsa nuova, senza Pogacar, ci sono e ci saranno sfide importanti strada facendo, sarà un Giro bello, affascinante come sempre, ma attenzione alle insidie".
Roglic o Ayuso, qual è il suo favorito?
"Per lo sloveno sarà una nuova esperienza a gestire, eventualmente, il primo posto in classifica, vedremo come se la caverà. Quanto allo spagnolo Ayuso è giovane lo stanno gestendo bene, senza fretta con una crescita costante".
Dopo la crono altre tappe importanti.
"È vero l’ultima settimana sarà tosta, penso al Mortirolo, al Colle delle Finestre, si preannuncia un finale del Giro spettacolare".
Per gli italiani sarà dura... manca un certo Nibali.
"Faccio due nomi che possono far bene, Tiberi e Ciccone. Tiberi lo conosco bene, può pensare anche alla classifica per finire sul podio, mentre Ciccone lo vedo più per le tappe, ha iniziato bene il Giro lavorando con continuità a favore del suo compagno di squadra Pedersen".