E’ davvero una tappa cruciale quella di oggi per il Giro diItalia e non solo un grande spot per le città di Lucca e Pisa, unite per una volta da una sottile linea rosa che unisce due piazze e idealmente due ‘campanili‘ altrimenti divisi da una storica rivalità.
La corsa rosa ha osservato ieri il primo giorno di riposo dopo una settimana di gare. I corridori hanno tirato il fiato, ma da oggi dovranno tirar fuori le gambe perché si inizia a far sul serio.
La ‘fucilata’ da piazza Napoleone alla piazza del Duomo di Pisa sembra fatta per uno show dei cronoman e lasciare invariate le cose in classifica, in vista delle tappe di montagna che, già a partre da domani con il passaggio a San Pellegrino in Alpe, diranno chi davverò potrà vincere il Giro 2025.
Ma una tappa cruciale, dicevamo, specialmente dopo quanto accaduto a Siena dov’è tornato al successo Wout Van Aert: sarà un fuoco di paglia oppure il fiammingo fa sul serio? E c’è da capire come reagirà Roglic che nella città del Palio ha un po’ accusato. In maglia rosa c’è Del Toro. Il primo messicano a indossarla (e compagno di squadra di Pogacar nella Uae) reggerà oggi alla gara contro il tempo? Ma gli occhi sono anche sul giovane spagnolo Ayuso che molti danno per favorito, anch’egli Uae e pure vittima delle Strade Bianche con una caduta a Monteaperti.
Bisognerà capire come il giovane messicano se la caverà a cronometro e sulle montagne. Ma soprattutto, al di là delle parole di circostanza, all’interno della Emirates come saranno i rappoprti dopo quanto accaduto a Siena? Ayuso caduto, in difficoltà e davanti Del Toro che ha attaccato sulla scia di Van Aert. Il messicano è partito come gregario e adesso si trova punta centrale del team, per mutuare un termine calcistico. In un ciclismo spesso soffocato dalla tattica e dagli ordini di scuderia, Del Toro ispira simpatia. E’ stato un episodio che ha fatto discutere ma ci sono stati un paio di casi molto più clamorosi. Come quello del 1987, quando Roche (che poi vinse Giro, Tour e Mondiale come Poagacar nel 2024) attaccò il compagno di squadra della Carrera Visentini che era in maglia rosa. O bel 2004 un rampante Cunego mise in difficoltà il compagno di squadra Simoni.
Se sotto il profilo sportivo è una frazione attesissima, c’è l’aspetto della vetrina per un evento così speciale, promozione planetaria per la città dell’arborato cerchio che ha avuto la fortuna, ma anche il merito, di essere protagonista sia come sede di arrivo, nel 2024, sia come partenza, oggi. E per la cttà della Torre dove un arrivo mancava, pensante un po’ da, da 45 anni.
Massimo Stefanini