Arrigoni carica la Fabo: "Voglio fare tanta strada"

Il lungo è mister promozione in A2: ha già trionfato a Rimini, Forlì e Legnano

Arrigoni carica la Fabo: "Voglio fare tanta strada"

Arrigoni carica la Fabo: "Voglio fare tanta strada"

Chiamatelo pure ’mister promozione o ’man of the playoffs’. La postseason nobile della Serie B è l’habitat naturale di Marco Arrigoni: il numero 12 della Fabo Herons Montecatini, fresco di elezione come miglior difensore della regular season di Serie B Nazionale, l’ha vinta ben tre volte a Rimini, Forlì e Legnano e ora è pronto ad andare a caccia del poker con indosso la canotta rossoblù degli aironi montecatinesi.

Arrigoni, questo feeling con i playoff nasce proprio dalla sua attitudine al gioco difensivo?

"Le partite di playoff sono quelle più avvincenti, ti prepari tutto l’anno sperando di giocarle e quando ti ritrovi a farlo ti danno adrenalina e tanti stimoli in più. Quando giochi con la stessa avversaria ogni tre giorni è normale che le gare poi si decidano sui dettagli e se hai una buona solidità difensiva le chance di fare risultato ci sono anche quando l’attacco non gira".

E a proposito di solidità difensiva, la Gemini Mestre, vostra avversaria al primo turno, in materia è una delle prime della classe.

"Sarà una serie molto complicata, Mestre è una squadra di tutto rispetto che nel girone di ritorno ha fatto molto bene. Paragonandola ad un’altra squadra improntata sulla difesa come la Libertas Livorno hanno meno giocatori di stazza ma tanti elementi in grado di fare più cose. Sotto canestro poi hanno Aromando e Caversazio che sono due signori giocatori".

Quale può essere l’obiettivo di questi Herons?

"Secondo me abbiamo le qualità per andare molto avanti ma il tabellone è veramente tosto e nei playoff bisogna necessariamente pensare una partita alla volta. Non possiamo permetterci di guardare troppo in là. Siamo focalizzati sul far bene fin dalla palla a due di gara 1 della serie contro Mestre, che rappresenta un ostacolo non di poco conto".

La vittoria della Coppa Italia di Serie B secondo lei ha alzato troppo le aspettative nei confronti della squadra?

"Vincere una competizione è sempre bello ma farlo a metà stagione può rivelarsi un’arma a doppio taglio, perché può portare l’ambiente in cui ti trovi a considerare scontati alcuni traguardi che invece scontati non sono, come non lo sarebbe superare il primo turno di playoff. Sicuramente un po’ di pressione c’è ma è normale che ci sia a questo punto della stagione. Io e i miei compagni però non badiamo più di tanto a queste dinamiche, viviamo questi giorni che portano all’inizio della postseason con la giusta tensione e non vediamo l’ora di scendere in campo".

Qual è l’aspetto chiave dal punto di vista mentale per affrontare le gare di playoff?

"Pensare ad ogni gara come se fosse l’ultima e ad ogni situazione, ogni possesso come se fossero quelli decisivi. A mio avviso è questo il modo giusto per affrontare le partite senza ritorno: dare il massimo ogni secondo in cui si è in campo e tenere altissima la concentrazione per provare a non lasciare niente di intentato".

Filippo Palazzoni