Antipasto delle prime montagne Per i corridori momento decisivo

Attesa / Dodicesima tappa del Giro: la Modena-Viadana di 172 chilometri, necessario tenere alta la concentrazione. Le fughe di giornata potrebbero arrivare a dama, ma da evitare i crolli e le cadute

Nella prima parte si sfioreranno i Castelli Matildici nell'entroterra modenese

Nella prima parte si sfioreranno i Castelli Matildici nell'entroterra modenese

Tappe interlocutorie per alcuni, ma non per tutti. Con l'esito che può apparire scontato, ma in situazioni simili meglio studiare tutto a tavolino. La dodicesima tappa del Giro d'Italia 2025, la Modena-Viadana di 172 chilometri, sarà l'antipasto delle prime montagne, dove gli uomini di classifica si giocheranno la vittoria finale. Motivo in più per mantenere alta la concentrazione in cui le fughe di giornata potrebbero arrivare a dama, ma soprattutto per evitare crolli o cadute che potrebbero compromettere il lavoro svolto finora. La dodicesima fatica della corsa rosa - la prima di questa edizione che percorrerà oltre 100 km in Emilia-Romagna - sarà una frazione mossa per i primi 100 chilometri, poi da Sant'Ilario d'Enza inizierà una gara differente, coi velocisti che andranno a caccia della vittoria. Nella prima parte si sfioreranno i Castelli Matildici nell'entroterra modenese per arrivare a Quattro Castella da dove la strada diventa assolutamente piatta. Il gruppo passerà dopo 11 km da Maranello, città iconica legata ai motori e alla Ferrari, per poi transitare da Fiorano Modenese e Sassuolo. Il primo GPM di giornata (3ª categoria) sarà a Basio, il secondo sarà invece a Borsea (sempre di 3ª cat.), dopo 96 km di corsa. Tutte salite pedalabili in cui difficilmente ci sarà qualche squadra che prenderà in mano l'iniziativa, motivo in più per lasciare spazio a chi tenterà l'affondo sin dalla partenza. Di mezzo anche Felina, dove è in programma il primo sprint intermedio di giornata, a Sant'Ilario spazio invece al secondo, dove si assegneranno ulteriori punti per la maglia ciclamino, obiettivo principale di Mads Pedersen. A Brescello, ultimo comune reggiano prima dell'arrivo in Lombardia, ci sarà il chilometro Red Bull, novità di quest'edizione numero 108 che assegnerà abbuoni per la classifica generale oltre ai premi in denaro. Dopo sei km il gruppo si lascerà alle spalle l'Emilia Romagna entrando a Viadana, dove la direzione di corsa ha disegnato un circuito finale lungo 27 km, sempre su strade larghe e prevalentemente rettilinee. Di sicuro i big cercheranno di pedalare davanti al gruppo principale, tutti i passaggi cittadini presenteranno i consueti ostacoli al traffico, motivo ulteriore per mantenere alta la concentrazione ed evitare qualsiasi tipo di rischio. Sarà quindi un affare dedicato alle ruote veloci (salvo clamorose sorprese), con lo stesso Pedersen pronto a fare la differenza. Prima maglia rosa e vincitore di tre tappe, il danese è rimasto coinvolto in una caduta nella frazione con arrivo a Napoli: il velocista della Lidl-Trek ha reagito immediatamente, dimostrando a tutti che rimane ancora lui l'uomo da battere. Fari puntati anche su Kaden Groves, vincitore proprio nella tappa neutralizzata a causa della maxi caduta. Difficile invece vedere affondi da parte dei favoriti alla maglia rosa, in tappe del genere la strategia di base è una soltanto, ovvero rimanere coperti e gestire le eventuali fughe da lontano. Magari evitando ventagli in gruppo dovuti dal vento, variabile meteorologica che in tappe di pianura potrebbe fare la differenza. Con le montagne in arrivo e undici giorni di gare sulle spalle, difficilmente qualcuno correrà il rischio di gettare al vento quanto costruito finora. La strada verso Roma è ancora lunga e ogni errore rischia di risultare decisivo.