La storica Coppa della Collina rivive nei cuori Emozioni e una partecipazione esemplare

Spettacolo / Il 15 giugno si è tenuta la 25ª edizione della rievocazione della leggendaria cronoscalata che ha segnato l'identità sportiva del territorio

La via Bolognese fu sede delle 17 edizioni originali della Coppa della Collina

La via Bolognese fu sede delle 17 edizioni originali della Coppa della Collina

Nel cuore dell’Appennino toscano, tra i tornanti che un tempo videro sfrecciare i miti dell’automobilismo italiano, si è svolta lo scorso 15 giugno la rievocazione della Coppa della Collina, storica competizione automobilistica che dal 1923 al 1971 ha segnato profondamente l’identità sportiva di Pistoia. Organizzata dal Veteran Car Club Pistoia, nata negli anni Novanta impegnato da oltre trent’anni nella valorizzazione del patrimonio motoristico locale, la manifestazione si è confermata un appuntamento molto atteso dagli appassionati, nonostante il passaggio da evento agonistico a parata rievocativa. A dare nuova linfa all’iniziativa è stata una partecipazione oltre le aspettative: 140 gli equipaggi iscritti alla parata, una gran parte dei quali a bordo di auto costruite prima del 1992, e altri più recenti con vetture selezionate in base al loro interesse storico o sportivo. Il ritrovo è avvenuto dalle 8.30 alle 10.00 nella splendida cornice di Piazza del Duomo a Pistoia, definita dagli stessi organizzatori come «una delle piazze più belle d’Italia». Complice il bel tempo, la piazza è stata completamente riempita di vetture, offrendo uno spettacolo suggestivo tanto per i partecipanti quanto per il pubblico presente. Alle 10.30 è partita la parata vera e propria, articolata in gruppi da 50 veicoli per non ostacolare eccessivamente la viabilità. Il percorso si è snodato lungo la storica via Bolognese, strada che collega Pistoia a Bologna e che fu sede, nel secolo scorso, delle 17 edizioni originali della Coppa della Collina. Un tratto di questo percorso che dal bivio del Signorino conduce al Passo della Collina (km. 5,40) è stato chiuso al traffico per alcune ore, consentendo lo svolgimento della manifestazione in sicurezza e in un’atmosfera di rievocazione fedele alle ultime due edizione (1970/71) Il percorso ha condotto i partecipanti fino al “Signorino”, località a circa 780 metri di altitudine, da sempre punto nevralgico per gli appassionati di motori pistoiesi. Qui, sotto una temperatura più mite rispetto al fondovalle, si è potuto assistere alla sfilata ordinata delle auto: una alla volta, a intervalli regolari di 15-20 secondi, hanno affrontato la salita, non come in una competizione, ma come in un omaggio rispettoso al passato. Il piazzale d’arrivo della vecchia corsa, oggi intitolato all’Ing. Carlo Chiti, celebre ingegnere motoristico pistoiese, già figura di spicco in Ferrari e Alfa Romeo, è stato nuovamente protagonista. L’intitolazione ufficiale a Largo Ing. Carlo Chiti, ottenuta grazie alla collaborazione con il Comune dietro specifica richiesta del Veteran Car Club che rappresenta un ulteriore passo nel riconoscimento del ruolo centrale che Pistoia ha avuto nella storia dell’automobilismo italiano. La giornata non si è esaurita con la prima ascesa. Dopo un pranzo al ristorante del Signorino, che ha visto l'adesione di oltre 240 persone, i partecipanti si sono allineati per una seconda parata pomeridiana, seguendo lo stesso percorso in direzione della collina. Anche questa volta, tutto si è svolto senza incidenti e in un clima di grande entusiasmo, confermando l’efficacia dell’organizzazione. Nel corso dell’intervista rilasciata dal presidente dell’associazione Alfredo Lippi, è emerso chiaramente il senso profondo di questa rievocazione. Non solo un’occasione per gli appassionati di mostrare le proprie vetture, ma un vero e proprio rito comunitario, capace di restituire dignità e memoria a una delle manifestazioni sportive più radicate nel tessuto identitario pistoiese. «La Coppa della Collina – ha ricordato Lippi – era l’evento dell’anno, con decine di migliaia di persone assiepate lungo il tracciato. Noi oggi cerchiamo di conservarne il ricordo, di farla rivivere nella forma più autentica possibile». Nonostante le difficoltà organizzative – dall’assenza di giovani volontari all’incremento dei costi – l’associazione non ha mai interrotto il proprio impegno. Dal 2000 al 2020 ha realizzato 20 edizioni del campionato storico di regolarità CEREAS, poi sostituito con la formula della parata a partire dal 2021. Una scelta dettata dalla necessità, ma che non ha fatto venire meno il valore simbolico dell’evento. La giornata si è conclusa tra sorrisi, fotografie e promesse di rivedersi nel 2026. Un appuntamento che, come ha sottolineato Lippi, «non è solo un evento motoristico, ma una festa della memoria, dell’identità e della passione per l’automobile». In un tempo in cui molte manifestazioni faticano a sopravvivere, la Coppa della Collina dimostra che la tradizione può essere una forza trainante, capace di muovere cuori e motori, anche solo per un giorno.