
Una splendida vista dell'Oceano Atlantico da Santander
«Il mio viaggio da Pistoia a Gijón, in Asturia, nel nord della Spagna, è stato estremamente entusiasmante. Di quel posto mi è rimasto tutto nel cuore, ogni paesaggio e ogni esperienza». Esordisce così, Matteo Diddi, vespista toscano che ha raccontato con entusiasmo la sua ultima avventura in sella alla sua inseparabile Vespa PX 150 del 1981. Il viaggio non è stata assolutamente una semplice vacanza, ma un tragitto emozionante per raggiungere il Vespa World Days 2025, il raduno mondiale degli appassionati della mitica due ruote Piaggio. Ogni anno, questo evento si tiene in una diversa parte del mondo e questa volta l’onore è toccato alla Spagna, appunto nella pittoresca Gijón. Per Matteo, membro attivo dei Vespisti Pistoiesi, è stata una faticosa ma indimenticabile esperienza, un’impresa tutt’altro che semplice: 3.547 chilometri in totale, attraversando Italia, Spagna e Francia, rigorosamente evitando le autostrade, ma sfrecciando solo su semplici strade statali e non ad alto scorrimento. Il percorso è stato studiato per godersi ogni dettaglio del paesaggio, scoprendo luoghi che ormai porta come cartoline nel cuore. Più nel dettaglio, il viaggio ha avuto inizio da Pistoia fino ad arrivare a Genova, poi è salito a bordo di un traghetto fino a Barcellona, per attraversare in seguito la penisola iberica fino a Gijón. E al ritorno, tutto via terra, attraversando ancora Spagna, Francia e infine l’Italia passando dal colle della Maddalena. «Eravamo in tre, ognuno su una Vespa diversa. C’erano anche Giuliano Galli del Vespa Club Gorgonzola e Fabio Guglielmetti del Vespa Club Piacenza. Un bel trio, unito dalla stessa passione», ha precisato. Per chi non è del mondo Vespa, può sembrare quasi folle affrontare migliaia di chilometri su un mezzo che in molti associano più a tragitti urbani o brevi gite fuori porta. Ma Matteo e i suoi compagni lo hanno fatto con determinazione, spirito di avventura e, ovviamente, una buona dose di preparazione tecnica. «Sono partito convinto che sarebbe andato tutto bene», dice sorridendo, «ma con una bella borsa di ricambi… non si sa mai». Matteo non è nuovo a esperienze simili: «Nel 2023 sono stato al mondiale in Svizzera e i miei compagni erano già stati in Portogallo qualche anno fa. Insomma, un po’ di esperienza ce l’abbiamo». E questa volta, il viaggio ha richiesto ben quattordici giorni, dal 25 aprile al 9 maggio. Dieci giorni di strada vera e propria, e quattro fissi a Gijón, immersi nell’atmosfera del raduno internazionale. Il ricordo più bello di questa esperienza? Matteo non ha dubbi. «La parte più bella è stata proprio attraversare la Spagna e la Francia da sud a nord e notare come cambiava tutto: il paesaggio, la luce, perfino le persone. È incredibile come nello stesso Paese ti possa sembrare di attraversarne cinque diversi». Una volta arrivati a Gijón, i tre vespisti hanno avuto modo di godersi il Vespa World Days 2025. Alla base di tutto, però, c’è una storia d’amore iniziata molto prima: «La mia è una passione di famiglia. Me l’ha trasmessa mio padre. Abbiamo sempre avuto Vespe, ne abbiamo più di una e ci piace anche collezionarle». Il prossimo anno il Vespa World Days si terrà a Roma, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Vespa. «Sarà un’edizione speciale e sicuramente ci saremo. Questa volta più vicino, ma con lo stesso spirito». Come ci si aspettava, il Vespa World Days è stato un enorme successo. Si tratta infatti del più importante evento mondiale per gli appassionati di Vespa nel mondo, un’occasione per omaggiare la lunga tradizione degli EuroVespa, evento nato nel 1954. L’affluenza è stata impressionante: come riporta anche il sito ufficiale di Vespa infatti, nella giornata di sabato 3 maggio, nella tradizionale Vespa Parade, hanno sfilato oltre 4.000 Vespa di ogni epoca e modello, provenienti da 38 diversi Paesi. Ovviamente anche in questa edizione si è disputato il Vespa Trophy, cioè la sfida riservata ai vespisti più temerari, come Matteo, che ha raggiunto Gijon in sella. I partecipanti hanno tracciato il proprio itinerario con foto e timbri ufficiali sul proprio Travel Book. La Rete ufficiale Piaggio diffusa sui territori, ha accolto i vespisti in diversi checkpoint. Le squadre partecipanti, provenienti da 16 nazioni, hanno visto spiccare Vespa Club Ferrara. Sul podio anche il Vespa Club Roma, al secondo posto, e il Vespa Club Trento. A Carmine Sapio del Vespa Club Melfi va invece il premio come Lone Rider. Immancabile il Concorso d’eleganza, nella giornata del venerdì, durante la quale si è svolta anche la Coppa del Mondo di Gymkana, che ripropone la formula più classica della specialità, non solo come prova a tempo, bensì come vera e propria prova di abilità alla guida delle amate Vespa.