Nosotras Empowerment al femminile: "Uno spazio libero per tutte le donne"

Tagliato il traguardo dei 25 anni di vita: il bilancio degli obiettivi raggiunti e dei progetti in corso. La presidente Isabella Mancini: "Abbiamo creato un luogo sicuro dove far sentire a tutte la propria voce".

"Sono pochissime le persone in grado di capire che la differenza non è un vuoto di possibilità ma un pieno di alternative".

Sono parole di Michela Murgia, che l’associazione Nosotras, con sede in via Faenza ha fatto proprie, convinta che la solidarietà tra donne possa rivelarsi una potente spinta al cambiamento.

Sono venticinque anni che questa onlus si impegna per fare rete in un mondo dove le donne possano essere protagoniste. Ma in che modo? Lo spiega la presidente Isabella Mancini, che racconta obiettivi e traguardi di tutti questi anni di attività di Nosotras.

Presidente Mancini, qual è il vostro impegno?

"Crediamo nel nostro disegno di vita da modellare secondo i nostri bisogni. Nei numerosi anni di incontri, laboratori, workshop, seminari, progettualità abbiamo messo a frutto lo scambio di informazioni creando servizi. Il nostro obiettivo continua ad essere l’empowerment di tutte le donne, il contrasto alla violenza di genere, la promozione della salute".

Come arrivate al traguardo dei 25 anni di attività?

"Cariche di entusiasmo, con la rilettura di ciò che abbiamo fatto, domandandoci come relazionarci nei passaggi generazionali delle donne sia native che migranti, visto che il panorama è sempre più complesso".

Quali cambiamenti avvertite?

"Ad esempio le migranti di seconda e terza generazione hanno un portato di problematiche e di voglia di protagonismo maggiore, col bisogno di una rappresentatività più forte. E in questo senso Nosotras offre uno spaccato della visione delle donne “altre“, fuori dai cosiddetti standard, spesso senza cittadinanza, che hanno sulla pelle, nei tratti somatici e nell’abbigliamento evidenti differenze dai nativi".

Cosa avete fatto in un quarto di secolo?

"Abbiamo creato uno spazio libero per donne di ogni provenienza, credo ed estrazione sociale. Un luogo sicuro dove far sentire la propria voce, esprimere le proprie competenze e passioni. Il fine è combattere la strega della solitudine e trovare soluzioni a questioni che ci coinvolgono tutte, dalla maternità al mondo del lavoro. Ricordo che in questi anni abbiamo coinvolto quasi tremila donne e risposto a 31.400 chiamate ai nostri sportelli".

Da sempre credete nell’empowerment di tutte le donne.

"Sì, e trovare gruppi di relazione e formazione tra donne è fondamentale per dare gli strumenti del lavoro, che è il primo elemento di contrasto a ogni tipo di manipolazione e violenza".