PAOLO
Eventi e fiere

Torna l’omaggio aI Volto Santo: "Risplendente di luce e di colore"

L’arcivescovo Paolo Giulietti dopo il restauro: Il suo carattere di Christus triumphans ne esce rafforzato"

Il saluto ai fedeli da parte dell’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti

Il saluto ai fedeli da parte dell’arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti

Giulietti

Carissimi fratelli e sorelle, con grandissima gioia vi annuncio – finalmente! – che dal 13 settembre potremo tornare a prestare omaggio al Volto Santo, al termine degli impegnativi lavori di restauro, durati oltre due anni. Essi ci hanno restituito la sacra Immagine risplendente di luce e di colore, così che il suo carattere di Christus triumphans ne esce significativamente rafforzato. Volgeremo di nuovo lo sguardo al Signore Gesù che regna dall’alto della croce, poiché nel dono della sua vita manifesta la potenza invincibile dell’amore di Dio, più forte del male e della morte, pegno di vita piena e abbondante per tutti. Vedremo in lui, trafitto per i peccati dell’umanità, ma vivente e regnante sopra l’abisso di dolore e di umiliazione della croce, lo strumento della redenzione operata da Dio e il segno di una speranza che non delude chiunque la voglia accogliere e coltivare con impegno.

Il Giubileo in corso ci sollecita a fondare in Cristo ogni nostro anelito per una società più giusta, un mondo pacificato e un pianeta sano, senza lasciarci scoraggiare dai tanti segni avversi che vediamo proliferare intorno a noi. Su tutti la guerra a Gaza, che produce effetti devastanti sulla popolazione civile e sul territorio, pregiudicando le speranze non solo del popolo palestinese, ma anche di quello israeliano, incitati dalle rispettive classi dirigenti a imboccare percorsi senza vie d’uscita praticabili. In questo modo, sulla pelle degli innocenti si consumano conflitti politici, economici e militari che non mirano al bene della gente, ma agli interessi di pochi e al prevalere di ideologie nefaste. Le celebrazioni di quest’anno saranno caratterizzate, pertanto, da una speciale invocazione per la pace, a cominciare dalla Terra Santa e dall’Ucraina, per estendersi ai tanti teatri di guerra, di diversa intensità, che interessano oltre una cinquantina di Paesi nel mondo.

Poiché il Volto Santo rappresenta per noi uno speciale legame con la Terra Santa, dove la leggenda leobiniana colloca le sue origini, proprio agli inizi della Redenzione, il tradizionale intervento caritativo, noto come Opera Sociale della Santa Croce, per il 2025 sarà destinato al Patriarcato latino di Gerusalemme, con l’obiettivo di portare aiuto alle popolazioni di Gaza e di finanziare la ricostruzione della parrocchia della Santa Famiglia, danneggiata dall’esercito israeliano.

Secondo lo storico Franco Cardini, l’incontro tenutosi a Lucca nel 1096 tra papa Urbano II, Matilde di Canossa e alcuni capi della prima Crociata, risultò decisivo per le sorti di quella spedizione di pellegrini armati “crucesignati”, che conquistò Gerusalemme tre anni dopo. Il Volto Santo ci renda capaci di una “crociata di pace”, fatta di preghiera, di solidarietà e di amicizia tra i popoli affratellati dalla fede di Abramo. Come “pellegrini di speranza”, infatti, sappiamo che muovere passi concreti, anche se piccoli, verso la meta desiderata e sognata, fa sì che essa inizi a divenire reale, nella vita di chi vi aspira e nel mondo attorno a sé.

Gesù, per la gioia che gli era posta dinanzi, sopportò la croce, disprezzando l’infamia (Eb 12,2), sapendo di non restare confuso (Is 50, 7). Non ci inganniamo: dinanzi alle difficoltà di certe sfide – e la pace è una di queste - a fare la differenza non è la consistenza dei mezzi a propria disposizione, ma il valore della speranza da cui si è animati. È la Pasqua di Cristo che ci abilita ad essere uomini e donne di speranza, per la certezza del compimento che sarà dato a ogni sforzo in direzione del Regno; volgendo infatti lo sguardo a Colui che è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione (Rm 4, 25), siamo sicuri che la speranza non delude (Rm 5,5).

Vi saluto tutti con affetto e di cuore vi benedico.

(+ arcivescovo di Lucca)