NATALINO BENACCI
Eventi e fiere

Non il solito minestrone. Ricetta alla pontremolese per il ’re’ della tavola

La chef Bastoni rivela il mix vincente della tradizione ideale tutto l’anno "Il segreto è nella scelta delle verdure: bisogna rispettare la stagionalità".

Non il solito minestrone. Ricetta alla pontremolese per il ’re’ della tavola

Altro che solita minestra! Se si pensa a un piatto salutare il classico vegetariano è il minestrone di verdure ed erbe aromatiche. Sazia con poche calorie e rientra nell’elenco dei vari menù della cucina lunigianese che usa le virtù delle erbe per mantenersi in forma mangiando. Un principio fondamentale della cucina alla Trattoria dell’Oca Bianca di via Cavour a Pontremoli, dove i buongustai vanno a caccia di piatti della tradizione. Gola che brucia, naso chiuso, starnuti: un piatto bollente di minestrone alla pontremolese si trasforma in piacevole lenitivo.

"Nella preparazione occorre rispettare la stagionalità delle verdure. E’ fondamentale per avere i nutrienti utili al nostro organismo, differenti pei periodi di caldo o di freddo", raccomanda la chef Angela Bastoni. Ma come si prepara il minestrone alla pontremolese? "La mia ricetta - spiega - prevede l’uso di verza, bietole, carote, zucchine, una patata, fagioli borlotti, un pomodoro, sedano, un pezzetto di lardo, olio e sale. Il segreto per un risultato perfetto è tagliare le verdure tutte uguali, favorendo la cottura uniforme. La pasta che uso sono le tagliatelle fatte a mano con poco uovo, oppure i fischietti. Le verdure si immergono nella pentola quando l’acqua bolle, il tempo di preparazione è di 3 ore". La chef però sottolinea che il minestrone è anarchico perché gli ortaggi usati nelle cucine di famiglia variano a seconda dei gusti e della disponibilità. E ricorda un’antica ricetta nei paesi di montagna dove nell’Ottocento si mangiava un minestrone di farro, fagioli, castagne secche e lardo. All’Oca Bianca - nome scelto perché Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa, a Pontremoli nel giugno del 1859 si fermò a mangiare in una trattoria che si chiamava così - il menù è votato alla tradizione. "In primo piano i cibi della tradizione pontremolese: testaroli, torte d’erbe, lasagnette di farina di castagna, tortelli di erbette - prosegue la chef -. Le paste sono preparate in casa. Tra i secondi piatti oltre a carni di vario tipo cuciniamo anche il pesce".

Angela Bastoni è anche sommelier, ma i vini sono la passione del direttore di sala Giuseppe Fasano che cura la cantina. "Lui predilige i toscani, ma l’elenco in carta è molto vario e tocca le migliori produzioni italiane". I clienti in genere gustano i piatti tradizionali e anche quelli di pesce, ma durante le numerose manifestazioni che si svolgono a Pontremoli i forestieri prediligono i cibi locali.

Numerosi sono i vip che sono passati per il locale. Qualche anno fa è arrivata anche l’attrice americana Meryl Streep che ha cenato una sera di primavera nel corso di un breve soggiorno a Pontremoli.