LAURA SARTINI
Eventi e fiere

La restituzione del Volto Santo. Dopo tre anni di attento restauro da oggi sarà di nuovo visibile

La grande emozione dello “sguardo“ tornato vivo e penetrante, il carnato più chiaro, le vesti “autentiche“. Tutte le indagini diagnostiche convergono nel confermare che si tratta di un’opera del IX secolo .

Ecco come appare il Volto Santo dopo l’intervento di restauro

Ecco come appare il Volto Santo dopo l’intervento di restauro

E’ tornato. L’attento restauro ha richiesto più di tre anni ma il Volto Santo oggi viene restituito ai lucchesi senza “filtri“, con i colori veri, libero dalla patina del tempo, per essere di nuovo l’immagine sacra che i pellegrini hanno conosciuto nei secoli precedenti. Anche gli occhi definiti “terribilis” sono tornati a brillare. Sono gli occhi di un Cristo vivo, un Christus triumphans, vittorioso sulla morte e sul male. Forse ci vorrà un po’ perchè i lucchesi si abituino al nuovo aspetto del monumentale crocifisso in legno, conservato da oltre mille anni nella Cattedrale San Martino, datato al IX secolo. Da oggi si saprà quale sarà “l’impatto“: stamani alle 10 si terrà la cerimonia (aperta a tutti) di restituzione del Volto Santo con la preghiera e la benedizione dell’arcivescovo Paolo Giulietti. Poi la sacra effigie rimarrà esposto fino all’estate 2026 nel cantiere di restauro nella Cattedrale per dare la possibilità di ammirarlo in una maniera unica e irripetibile, per poi essere ricollocato nel tempietto marmoreo di Matteo Civitali (in restauro dopo la scoperta al suo interno di antichi affreschi).

Il restauro, interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, è stato promosso dall’Ente Chiesa Cattedrale di San Martino e diretto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze sotto l’Alta sorveglianza della Soprintendenza. Con esso sono tornati visibili gli incarnati del volto, delle mani e dei piedi del Cristo; le decorazioni in foglia oro del bordo delle maniche e dell’orlo della veste; quella raffinata del girocollo (forse quattrocentesca); la colorazione giallo-bruna dei capelli e della barba. La veste è adesso di colore blu scuro, una stesura costituita da lapislazzuli di altissima qualità e in buono stato di conservazione. Sulla croce del Volto Santo, antica come il Cristo, anch’essa soggetta nel tempo a ridipinture, è stato recuperato un prezioso “alfa e omega” in foglia oro su fondo azzurro e la testimonianza dell’esistenza di almeno due policromie precedenti, nei toni del rosso e del blu, arricchite da motivi decorativi a fasce e a palmette.

C’è stata anche un’altra emozionante scoperta: la pasta vitrea di cui sono fatti gli occhi fu realizzata rifondendo vetri di epoca romana. Se le pupille di colore blu profondo erano già visibili, la sclera bianca era coperta da una pittura di bianco di zinco ottocentesca, che è stata rimossa. E quello sguardo penetrante

è oggi più vivo che mai.