La parte bella dei social network ’Te lo dono con il cuore Apuania’. La beneficenza nell’era del web

Il gruppo nato su Facebook nel 2015 si è impegnato in molte campagne per il sociale in provincia. Non solo raccolta di oggetti, ma anche aiuti concreti alle famiglie. "Ma ci servirebbero più spazi...".

La parte bella dei social network ’Te lo dono con il cuore Apuania’. La beneficenza nell’era del web

La parte bella dei social network ’Te lo dono con il cuore Apuania’. La beneficenza nell’era del web

Compie nove anni il gruppo tutto al femminile di ‘Te lo dono con cuore Apuania’, una speciale pagina Facebook nata nel 2015 per aiutare le persone bisognose e chi vuole ridare vita a qualcosa di cui vuole disfarsi. Il gruppo opera in provincia, ma gli iscritti offrono e accettano doni anche dalla vicina Liguria. ‘Te lo dono con cuore Apuania’ non è una semplice pagina social, ma un vero e proprio ‘Portobello’ dove si regala un po’ di tutto: completi per neonati, scarpe, abbigliamento, mobili, cucine complete, persino elettrodomestici, insomma, tutto ciò che a qualcuno non serve più ma può essere utile per altri.

Il gruppo è nato il 31 luglio del 2015 su idea della carrarese Laura Bibolotti e conta una popolazione di 18.748 iscritti. Le altre amministratrici sono Edy Manfredi, Stefania Saulle, Federica Rocca, Antonella Gentili e Federica Barbieri. Non solo scambio di oggetti però, le amministratrici nel più completo anonimato aiutano anche diverse case famiglia e tante persone che si trovano momentaneamente in disagio economico. E lo fanno regalando spese, organizzando raccolte alimentari, pagando una bolletta, o magari pubblicando annunci di chi offre lavoro. Una vera e propria società virtuale della solidarietà, che vede le amministratrici districarsi tra lavoro e volontariato. Alcune di loro hanno la casa o il negozio zeppo di cose da donare, e sono infaticabili nel postare e assegnare le cose ogni giorno dell’anno. Il gruppo ha rigide regole: vietato vendere, contattare in privato le persone che donano prima che l’oggetto sia stato assegnato pubblicamente, e chi riceve le cose non può rivenderle.

A donare non sono solo le amministratrici ma chiunque nel gruppo voglia donare qualcosa. E poi ci sono le staffette, quelle che portano gli oggetti da donare alle amministratrici perché magari chi ha bisogno di una cosa abita a Massa e l’oggetto è a Carrara. Il grande problema del gruppo sono gli spazi. "Ci servirebbe un magazzino o qualche spazio dove poter mettere il materiale che non riusciamo subito a piazzare – spiega Laura Bibolotti – ma non ci possiamo permettere un affitto, e così le nostre case diventano il magazzino che non abbiamo. Forse per risolvere il problema potremo diventare un’associazione, ma in quel caso non sarebbe più possibile aiutare tutte quelle persone che hanno l’Isee un po’ più alto ma sono rimaste senza lavoro e hanno bisogno di qualche spesa per un paio di mesi".

In questo periodo è scattata la raccolta di uova pasquali da donare ai bambini, ma le amministratrici lo fanno anche in occasione del Natale con i giocattoli. Un lavoro straordinario: non a caso l’amministrazione comunale due anni fa a conferito loro il riconoscimento ‘Carrara celebra le sue donne’. Il gruppo allo scoppio della guerra in Ucraina era riuscito grazie alla generosità degli iscritti a far partire 20 tonnellate di aiuti umanitari tra generi alimentari, medicinali e abbigliamento caldo. Idem quando la popolazione dell’Emilia Romagna fu devastata dall’alluvione dello scorso anno.

Alessandra Poggi