FABIA; (* PRESIDENTE DI
Eventi e fiere

Il messaggio degli Industriali: "La festa della città nell’anno del Giubileo"

Fabia Romagnoli, presidente di Confindustria, ricorda la ricorrenza che cade nell’anno giubilare che l’associazione ha celebrato donando al Vaticano 1.500 stole per i Missionari della Misericordia .

Fabia Romagnoli e il vice presidente dell’associazione Tiziano Pieretti. consegnano le le stole. a papa Leone XIV

Fabia Romagnoli e il vice presidente dell’associazione Tiziano Pieretti. consegnano le le stole. a papa Leone XIV

Fabia

Romagnoli

Anche quest’anno Lucca celebra la Santa Croce alla sua suggestiva maniera, imperniata sulla venerazione del Volto Santo e sulle luci della Luminara. Un momento solenne e identitario per una città che sa come poche altre coniugare modernità e attaccamento alla storia, alle tradizioni e ai simboli che evocano un passato glorioso. Un passato, peraltro, cui fa seguito un presente all’insegna della solidità di un sistema locale che nel suo complesso esprime stabilità, ordine, capacità di adeguarsi ai tempi con efficienza e incisività. Ho, da poco tempo, l’onore di essere presidente di Confindustria Toscana Nord e quindi anche della sua componente lucchese, oltre che di quella pistoiese e pratese da cui provengo; in questi anni ho imparato a conoscere, almeno in parte, l’industria di Lucca e la città stessa apprezzandone profondamente le caratteristiche peculiari

. Non ultima, fra queste, proprio il rispetto delle tradizioni, di cui la festa della Santa Croce è certamente l’esempio più alto.

L’evento religioso si colloca quest’anno nel contesto del Giubileo, che la nostra associazione ha voluto celebrare in un modo molto particolare: donando al Vaticano 1.500 stole da destinare ai Missionari della Misericordia, sacerdoti inviati nel mondo su mandato papale a predicare e confessare.

Un’operazione, questa, che era nata e parzialmente eseguita durante il pontificato di papa Francesco e che si è conclusa pochi giorni fa con papa Leone XIV: assieme al vicepresidente Tiziano Pieretti e alla Diocesi di Prato ho infatti avuto l’opportunità di partecipare a un’udienza giubilare e di salutare il pontefice, che ci ha ringraziato per la donazione. E’ stata un’esperienza molto forte ed emozionante, con la percezione di esserci inseriti, sia pure solo con un piccolo contributo alla missione della Chiesa, in una dimensione di fede e spiritualità straordinariamente alta e grande. Il dono delle stole, prodotte da alcune imprese del territorio, vuole richiamare l’operosità di tutte le nostre associate di Lucca, Pistoia e Prato, di ogni settore e comparto. Un modo, nelle nostre intenzioni, anche per celebrare il lavoro, la competenza, la passione del nostro manifatturiero.

Lucca da questo punto di vista rappresenta una realtà di grande valore e rilevanza, con le sue 3.500 imprese manifatturiere che danno occupazione a oltre 31.000 addetti. L’andamento della produzione è, alla luce delle ultime rilevazioni del nostro Centro studi, in sostanziale stabilità, con normali oscillazioni in un contesto strutturalmente molto solido. Ma nemmeno l’eccellenza di Lucca può dirsi un’isola felice, in un quadro globale dell’economia – e prima ancora della politica e delle sue scelte, talvolta tradotte in azioni belliche – tutt’altro che rassicurante. Contrazione dei consumi, costi elevati di energia e materiali, dazi, percezione di instabilità generalizzata sono fattori che preoccupano.

Oggi però è un giorno speciale, in cui Lucca pensa a se stessa e alle sue tradizioni. Ed è bello e giusto che sia così.

(* Presidente di

Confindustria Toscana Nord)