
Un obiettivo che si chiama lavoro "Aut Aut" offre stimoli e opportunità
Inserire nel mondo del lavoro giovani adulti con autismo, puntando al settore turistico per definire un modello inclusivo che, partendo dal lavoro, fosse capace di offrire risposte concrete e innovative ai bisogni relativi ai disturbi pervasivi dello sviluppo. Nasce per questo, nel 2017, la Fondazione Aut Aut, di cui fanno parte Fondazione Carispezia, Agapo e Fondazione Il Domani dell’Autismo.
Le due strutture Luna Blu e Sant’Anna Hostel – realizzate dalla Fondazione Carispezia – sono state date in comodato d’uso ad Aut Aut e sono gestite da cooperative, create dalle due organizzazioni, in cui lavorano ragazzi con autismo e disabilità, affiancati da operatori e volontari. "Undici assunti, sedici altri con borse lavoro, in lista nove famiglie con i figli... in rampa di lancio, sono questi i numeri della Luna Blu – dichiara il referente Alberto Brunetti, presidente de Il Domani dell’Autismo . Vi sono casi esemplari, come quelli di Pietro. O quello di Fabio, soddisfatto nel realizzare i ravioli. O di Elena, che cinque anni fa non riusciva a richiedere il rilascio di una Postepay e oggi, nel forno di Lerici, domanda ai clienti che tipo di focaccia vogliano con grande sicurezza. Noi portiamo avanti il discorso della presa in carico globale, perché ci preoccupiamo dell’intero arco della vita, compreso il famoso ‘dopo di noi’".
Aut Aut rappresenta un modello innovativo unico sul territorio, non solo provinciale, per lo sviluppo di un concreto welfare di comunità che mette insieme realtà, competenze e risorse diverse. "La parte più bella di queste storie? L’utopia che si persegue – spiega Roberto Barichello, referente del Sant’Anna Hostel e presidente Agapo –. Aut Aut crede che le persone disabili possano e debbano, a tutto diritto, avere un ruolo nella società, non solo in termini di mantenimento, ma con partecipazione attiva, tramite il percorso più naturale, quello del lavoro. Questi ragazzi possono fare, sanno fare e soprattutto vogliono fare. E stanno facendo. Il problema è che la nostra società non è organizzata per accogliere persone come loro, con i problemi individuali e le loro particolarità. Quindi l’utopia è adeguare il mondo affinché sia in grado di accogliere più gente possibile".
Marco Magi