Irruzione delle Ss. L’arresto del parroco all’Azione cattolica

Don Leto Casini, parroco di Fiorenzuola d'Arda, ha aiutato gli ebrei a scampare alla deportazione durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante l'arresto, ha continuato il suo lavoro di soccorso. Nel 1965 è stato riconosciuto come Giusto tra le Nazioni da Yad Vashem.

Irruzione delle Ss. L’arresto del parroco all’Azione cattolica

FIORENZUOLA D’ARDA (Piacenza)

Nato a Cornacchiaia, alla periferia di Fiorenzuola, nel 1902, ha servito come parroco a Varlungo e, insieme con padre Cipriano Ricotti è stato membro della rete di soccorso gestito dal comitato di aiutebraico-cristiano di Firenze, diretto dal Rabbino Nathan Cassuto. L’organizzazione si occupava di trovare una sistemazione per i numerosi ebrei stranieri che erano giunti a Firenze per scampare alla deportazione. L’arcivescovo di Firenze, il cardinale Elia Dalla Costa, aveva fornito a Casini e Ricotti delle lettere di presentazione da mostrare ai capi delle istituzioni religiose, in cui li invitava ad aprire le porte e dare assistenza ai rifugiati ebrei, garantendo così la loro protezione. L’operazione di salvataggio veniva finanziata dall’organizzazione americana Joint (American Jewish Joint Distribution Committee) che, attraverso messaggeri della Delasem, facevano arrivare il denaro dalla Svizzera. Nel novembre del 1943 però i membri del comitato furono dispersi, ma i soccorsi continuarono da parte di coloro che erano rimasti a Firenze. Il 26 novembre, durante una riunione dei soccorritori, tenutasi presso la sede dell’Azione Cattolica in via Pucci, una squadra di SS fecero irruzione e arrestarono la maggior parte degli ebrei presenti. Anche don Leto Casini fu arrestato, con addosso un’agenda contenente un elenco di nomi e foto di persone che avrebbe dovuto aiutare. Tuttavia, non rivelò alcuna informazione sulle operazioni di soccorso. Per intercessione del cardinale Elia Dalla Costa fu rilasciato, sotto giuramento di non partecipare più alle operazioni di assistenza agli ebrei. Egli continuò però il suo lavoro e nonostante fosse controllato, fece in modo che coloro che avevano bisogno di lui potessero trovarlo.

Il 14 dicembre 1965 Yad Vashem ha riconosciuto don Leto Casini come Giusto tra le Nazioni.