Tanti i reduci dalla Serie A. Un bagaglio di esperienza

Lo zoccolo duro è formato di 14 calciatori, di cui 9 sono titolari o potenziali tali

Quando pensi al... da dove dovrebbe arrivare, allo Spezia, la spinta in più per agguantare al più presto le zone più ambite della classifica, il ragionamento ti porta subito ad uno zoccolo duro, fatto di 14 elementi. Dallo scorso campionato di Serie A sono infatti rimasti, ruolo per ruolo, i portieri Jeroen Zoet, Petar Zovko e Bartlomiej Dragowski, i difensori Przemyslaw Wisniewski, Joao Moutinho, Arkadiusz Reca, Kelvin Amian e Dimitrios Nikolaou, i centrocampisti Albin Ekdal, Salvatore Esposito, Tio Cipot e Szymon Zurkowski, e gli attaccanti Raimonds Krollis e Daniele Verde. Ben 9 titolari o potenziali tali, anche fino ad oggi, in un percorso che non deve togliere sicurezze, ma darne. Perché se si è arrivati con un numero così alto di calciatori a poter disputare la Serie B, dopo aver sfiorato la salvezza in Serie A (sfumata all’ultimo istante con lo spareggio perso col Verona), vuol dire che le qualità per eccellere ci sono.

A partire dalla porta, dove Dragowski (che sarebbe stato, pur da terzo, al Mondiale, negato solo da un infortunio) sa dirigere già dalle spalle il reparto arretrato. Reattività tra i pali, piedi discreti e la volontà di dimostrare, pur nella vetrina minore della serie cadetta, che la convocazione nella nazionale polacca sia alla portata, perfino senza partire dalla panchina.

In difesa, soltanto un brutto infortunio ha limitato Wisniewski, giunto in sordina dalla B nel mercato di gennaio della scorsa stagione, ma divenuto presto protagonista, tanto da guadagnarsi un’inamovibile maglia da titolare. I suoi centimetri (sfiora i 2 metri di altezza), ma anche la sua agilità nello scatto breve (fatto inconsueto per quella stazza) saranno un grande ‘nuovo’ acquisto, nel momento in cui tornerà disponibile. Intanto l’esperto Nikolaou dà certezze ai compagni e se nel modulo a 3 Amian è bravo in marcatura, ma si limita nelle folate nell’altra metà campo, ci pensa Reca a dire la sua, fino a quando, stanco di far cross a profusione, lascia il posto a Moutinho.

Due centrocampisti interscambiabili, invece, il nazionale svedese Ekdal e Esposito, per dare ordine nel punto nevralgico del gioco, magari con vicino chi è capace di lampi a squarciare le difese come gli esterni offensivi Zurkowski e Cipot, quest’ultimo capace di essere vero attaccante e segnare perfino una doppietta, con la sua Slovenia, a Cipro.

E in attacco? Un curriculum ottimo per chi, come Krollis, ha saputo fare centro nella sua Lettonia anche 24 volte nelle 34 partite di una stagione, ma che attende di sbloccarsi. Diverso ragionamento per Verde, un ragazzo che non ha bisogno di presentazioni, protagonista con la maglia dello Spezia in tantissime occasioni, pure su campi difficilissimi, e che presto saprà far fare al gruppo il salto di qualità.

Marco Magi