C'è grande attesa per il Sassuolo, chiamato a un pronto ritorno in Serie A, dopo undici stagioni consecutive e una storica partecipazione in Europa League. È stata giocoforza un'estate di grandi cambiamenti, a partire dall'allenatore, con Grosso che ha preso il posto di Ballardini: salutati - non a cuor leggero - Matheus Henrique, Erlic, Bajrami, Pinamonti, Maxime Lopez, Ferrari e Defrel, sono arrivati giocatori più adatti alla categoria, come Odenthal, Iannoni, Caligara, Pierini e Lovato, insieme a Moldovan, proveniente dall'Atletico Madrid, Muharemovic, dalla Juventus, i vari Romagna, Miranda, Pieragnolo, Paz, Ghion, D'Andrea, Antiste, Moro, Alessandro Russo e Satalino, di rientro dai rispettivi prestiti, e Kumi e Flavio Russo, promossi dalla Primavera. L'impatto con il campionato cadetto, come spesso accade, non è stato dei più semplici e l'1-1 di Catanzaro all'esordio, al netto del rigore sbagliato da Laurienté al 95', è stato un bagno di umiltà necessario a questi livelli. Nella seconda giornata, infatti, tra le mura amiche del Mapei Stadium, è arrivato un importante successo contro il Cesena, cui hanno fatto seguito il cocente pareggio - subito al terzo minuto di recupero - al San Nicola di Bari e la clamorosa débâcle interna per 4-1 contro la Cremonese. Nessun allarmismo, però. Grosso ha approfittato della pausa per le nazionali per compattare un gruppo che dovrà calarsi nella nuova realtà e abituarsi rapidamente tanto alla Serie B, quanto all'assorbimento dei suoi dettami. Oggi alle ore 15, i neroverdi faranno visita alla Carrarese neopromossa che, di punti, ne ha fatti appena 3 in questo avvio di stagione, ed è inutile sottolineare come questo match possa rappresentare uno spartiacque importante, sia in un verso che nell'altro. A ogni modo, in casa Sassuolo c'è una clessidra la cui sabbia sta volgendo al termine: è quella che indica il ritorno di Domenico Berardi, lo storico capitano da 370 presenze e 142 gol con il club emiliano, assente dallo scorso 3 marzo per il terribile infortunio al tendine d'Achille è “arruolabile” a partire dal prossimo mese. Bisognerà capire se il talento calabrese campione d'Europa con la Nazionale nel 2021 verrà gettato nella mischia o se, in ottica cessione, verrà preservato. Certo è che sarebbe un “acquisto” capace di spostare gli equilibri.
CalcioSassuolo, il campionato non decolla, ma l'obiettivo non cambia: tornare subito tra le big