
Alberto Reccolani, Direttore dell'area tecnica del Viareggio calcio
Insieme a Giacomo Lippi è diventato uno dei punti cardine della rinascita del Viareggio Calcio. Direttore dell’area tecnica, Alberto Reccolani ha analizzato una stagione ricca di sogni e obiettivi, in cui nessuno ha intenzione di nascondersi. Sempre pensando al progetto nato cinque anni fa per far rinascere una società in cui la storia non deve mai essere dimenticata. Inizia un campionato fondamentale. «Sarà molto importante perché l'anno scorso non abbiamo fatto benissimo, quest'anno ci presentiamo con l'esperienza di aver fatto tutti quanti un campionato di Eccellenza, dovremmo farci trovare pronti per cercare di essere protagonisti». Dunque non vi nascondete. «Non possiamo farlo, il Viareggio è una piazza importante. Quest’anno vogliamo lottare per il campionato». Cosa non dovete fare rispetto alla scorsa stagione? «Ci siamo affacciati a un campionato competitivo e importante, abbiamo avuto un approccio diverso a livello mentale e l'abbiamo pagato durante l'anno. Quest'anno abbiamo cercato di costruire una squadra che avesse un aspetto morale e mentale in grado di supportare una piazza come Viareggio». Come valuta la preparazione? «È la squadra che mi piace vedere, ho visto la giusta applicazione e un gruppo importante. Poi è normale che i risultati dovranno dire la loro, però le basi ci sono. Viareggio è una piazza ambita, quando ci affrontano tutti vogliono fare bella figura. Ora torneremo a giocare nel nostro stadio, abbiamo un centro sportivo, tutte caratteristiche fondamentali, chi ci affronta dà sempre il 110%». Cosa si aspetta da queste prime giornate? «Il campionato è lungo e ci saranno sicuramente tante squadre agguerrite, sarà una sorta di D2, ma noi vogliamo farci trovare pronti e partire subito alla grande. Se non dovesse succedere dobbiamo rimanere calmi, ci possono essere degli imprevisti durante l'anno, è lì che si vede la forza degli uomini e della società. Speriamo di no ovviamente, ma dobbiamo essere pronti anche a questo». La vostra è stata una rifondazione importante, quali sono i vostri obiettivi a medio-lungo termine? «Nell’arco di 3-5 anni di riportare la squadra nei professionisti, perciò il primo passo lo abbiamo fatto nei tre anni dalla seconda categoria ad arrivare all’Eccellenza. Ora è partito un nuovo step, però bisogna fare un passo alla volta. Adesso siamo in Eccellenza e dobbiamo pensare a questo campionato».