La forza del senso di appartenenza

Ci siamo, c’è un popolo in viaggio. Verso un sogno. Pronto a prendersi metà stadio Olimpico e a dare fiato alla passione più autentica: l’amore per la Fiorentina. C’è un popolo che trepiderà a casa sperando di correre nelle strade con la sciarpa al vento e un popolo davanti ai maxi schermi sparsi qua e là.

Un popolo unico innamorato da sempre. Amore vero e unico perché la Fiorentina affonda negli affetti più profondi, nasce e cresce da un senso di appartenenza che si tramanda di padre in figlio, che non conosce tradimenti, ma solo crisi passeggere da ipercriticismo innato nei fiorentini. Ma poi passa tutto e la Fiorentina resta sempre vanto e gloria. Roba da gonfiarsi il petto, roba di orgoglio puro. Contro tutto e tutti.

C’è da prendersi una Coppa (Italia) e il popolo viola ci crede anche se ... Tanti sono i motivi per cui l’Inter può essere più forte a partire dal fatto che male che gli vada in questa stagione è vicecampione di Europa per club. Non importa: maglia sudata e Giglio sul petto sono valori che in campo contano, fondamentali per dare ancora più forza alle strategie di mister Italiano.

La Fiorentina non molla e il suo popolo canta. C’è una città intera che spinge, che incita, che è pronta a soffrire (abituati lo siamo) e a gioire. Una città che intorno alla maglia Viola si ritrova, fa comunità, condivide, si arrabbia e si abbraccia.

La Fiorentina e il suo popolo, Firenze, la squadra e il tifo: tutt’uno. Coloriamo l’autostrada di viola (come diceva super Mario Ciuffi), tiriamo fuori le bandiere e mettiamole alle finestre e ai balconi, sosteniamola fino alla fine, come grida la Curva.

Già questo è un risultato che dà conforto: c’è l’entusiasmo, sopito a lungo, di un popolo che aspettava solo l’innesco per tornare a sorridere e a riempirsi la vita di Viola. Sì, l’entusiasmo è tornato (grazie a due finali, oggi la prima) e allora guardiamo contenti e convinti alle sfide che ci attendono.

Forza Viola, Firenze è con te.