Pier Paolo Lorieri: "Radici, identità, territorio. La forza dei nostri prodotti"

Pier Paolo Lorieri* FIRENZE Le Strade del Vino di Toscana nascono a supporto del turismo enogastronomico e dell’animazione rurale, da un pensiero...

Pier Paolo Lorieri*

FIRENZE

Le Strade del Vino di Toscana nascono a supporto del turismo enogastronomico e dell’animazione rurale, da un pensiero visionario, un’intuizione che ancora oggi illumina il nostro cammino. Ricordo, tra gli altri, con affetto il dottor Piscolla, funzionario della Regione Toscana, che già negli anni Novanta, tra i primi, immaginava un turismo del gusto, un concetto allora rivoluzionario.

In quel periodo nacquero realtà importanti come il Movimento Turismo del Vino, le Città del Vino e dell’Olio, le Donne del Vino e tante altre iniziative che hanno contribuito a diffondere la conoscenza del territorio toscano e dei suoi prodotti di qualità.

In quegli anni nacquero anche 25 Strade del Vino, mosse da un entusiasmo che andava oltre il semplice gesto del bere proponendo la scoperta dei territori e dei loro segreti custoditi con orgoglio e generosità. Oggi, a più di 25 anni, siamo passati dalla Zappa all’agricoltura 5.0; le Strade sono quindici ma anche nuovi strumenti di animazione territoriale sono stati creati.

L’identità territoriale e la conoscenza approfondita dei produttori e dei loro prodotti, richiedono ormai competenze elevate per garantire un ospitalità di qualità e l’implementazione di tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale, che dovremo imparare a gestire per comunicare efficacemente questo patrimonio. Per affrontare questa sfida è indispensabile una stretta sinergia tra le molte competenze territoriali e un sistema regionale capace di amplificare il valore di ogni Strada, rendendola parte integrante di un racconto unico della Toscana.

Immagino un futuro in cui le diverse opportunità territoriali saranno collegate e valorizzate grazie alla collaborazione tra le singole Strade e la Federazione delle Strade Toscane, che ormai non abbracciano solo il vino, ma anche l’olio, i sapori e i colori dei vivai di una regione straordinaria. Sogno una Toscana dove ciascuno potrà scegliere di prenotare un frammento d’esperienza: una degustazione, un’escursione in bicicletta o a cavallo, un viaggio lungo corsi d’acqua immersi nel verde. Una Toscana dove l’entroterra non è più un problema ma un’opportunità, dove i piccoli borghi incastonati tra vigneti, uliveti, campi di grano e allevamenti diventano autentici luoghi di incontro con uomini e donne appassionati del loro territorio.

Una Toscana dove pane, olio, pomodoro e vino rappresentano gesti semplici che ci riconnettono con l’essenza della vita. Il futuro delle Strade parte proprio dalla valorizzazione del passato, perché in esso troviamo le radici profonde della nostra cultura e l’ispirazione per idee innovative.

*Presidente della Federazione

delle Strade del Vino, dell’Olio, dei Sapori

e dei Colori della Toscana