ELENA MARMUGI
Agrofutura

Cosa e come mangiare? “Cibi antichi, varietà e concediamoci anche le gioie della tavola”

Alimentazione sana, falsi miti che i social cavalcano e conoscere, senza criminalizzare, gli alimenti. “Due sguardi sul cibo”, il panel di Agrofutura con Ciro Vestita, dietologo e fitoterapeuta e Sofia Ballati, nutrizionista

Cosa e come mangiare? “Cibi antichi, varietà e concediamoci anche le gioie della tavola”

Firenze, 11 giugno 2025 – Pillole di benessere che non hanno nulla a che vedere con composti chimici costruiti ad hoc per arrivare ai tanto pubblicizzati, quanto menzogneri, “risultati incredibili in pochi giorni”. Parliamo di salute e alimentazione. I preziosi consigli di Ciro Vestita, dietologo e fitoterapeuta,  e Sofia Ballati, nutrizionista, sono stati protagonisti della seconda giornata di Agrofutura, la due giorni dedicata all’agricoltura del domani. A moderare l’incontro Ilaria Ulivelli, giornalista della Nazione. 

Due sguardi sul cibo”, motore della nostra esistenza perché una buona percentuale delle nostra salute dipende proprio dall’alimentazione. Dall’obesità ai falsi miti che corrono e si moltiplicano sul web, dalla dieta chetogenica a quella mediterranea passando da aneddoti storici. Molti gli argomenti approfonditi, uno tra tutti l’importanza di recuperare i cibi antichi. “La Toscana ne è la patria. Parliamo di trippa e lampredotto – va subito al punto il dottor Vestita – Del frate Girolamo Savonarola i fiorentini sopportarono il suo falò delle vanità (nel 1497 fece bruciare in piazza opere d'arte fra cui dei Botticelli), il suo negare l'estrema unzione a Lorenzo il Magnifico… Ma quando ordinò che venisse vietata la vendita nelle pubbliche piazze di trippa e lampredotto, i fiorentini dopo tre giorni lo misero al rogo. Questo per dire che si può parlare male di tutto ma non del panino con la trippa, antico e verace esempio di street food. Si crede che la trippa sia un cibo pesante, ma non è assolutamente vero: ha meno calorie della carne, ma soprattutto ha pochi grassi saturi. Bisogna mangiare in modo antico e rispettoso e, soprattutto senza seguire mode”, conclude il dietologo.

Non andare dietro a pubblicità ingannevoli, a promesse effimere, a tutto ciò che il web ci propina ogni minuto. “Sul web le notizie arrivano alla maggior parte delle persone – spiega Sofia Ballati, biologa nutrizionista e divulgatrice per passione – Dai social vengono veicolate molte false informazioni, come per esempio che la frutta fa male. Invece la frutta fa bene e fa bene mangiarla. Altro falso mito ricorrente riguarda i carboidrati che, secondo quello che si sente, non dovrebbero essere mangiati e mai oltre le 18. Al contrario, è importante inserirli nella dieta, variandoli, preferendo quelli integrali, ma non devono essere esclusi”.

Proprio su questo tema si inserisce la dieta chetogenica. “Era stata studiata per l’epilessia farmacoresistente – spiega la dottoressa – poi è stato visto che aiuta a perdere peso, ma deve necessariamente essere seguita da professionisti. Bisogna personalizzare la dieta, è fondamentale”. E quindi, un pasto ideale come si compone? “Facciamo l’esempio del cosiddetto “piatto del mangiare sano”: prediamo un piatto e lo dividiamo in 4: diamo spazio a carboidrati (meglio se integrali ma in ogni caso è importante variarli), proteine, verdura e frutta (seguendo la stagionalità), per il condimento usiamo l’olio extravergine di oliva. Questo per il pranzo. Per una colazione, per esempio,  latte oppure yogurt, cereali integrali, frutta secca o fresca”. E quella al bar? Ciro Vestita dice sì: “Altrimenti ci intristiamo!”. “Cerchiamo di non criminalizzare gli alimenti – continua il dietologo – Sento dire che il vino non va assolutamente bevuto perché anche una sola goccia sarebbe cancerogena. Ma non è assolutamente così. Io mezzo bicchiere di vino me lo concedo la sera. E’ fondamentale documentarsi sui cibi, non escludendoli a priori. Bisogna seguire il Dna, siamo in Toscana quindi è salutare mangiare poco di tutto, poco olio, variare, un pochino di vino. Ma, soprattutto, essere felici!”. 

Prova costume, ci siamo. Ma perdere peso rapidamente non è mai una cosa sana, la giornalista Ilaria Ulivelli si rivolge a Sofia che spiega: “Chi perde chili in poco tempo perde soprattutto liquidi. La cosa migliore è iniziare a mangiare bene, gradualmente, poi i risultati rimangono. Il peso forma è un numero, la cosa importante è contestualizzarlo”. 

Rivedi l’intervista:

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Cosa e come mangiare? “Cibi antichi, varietà e concediamoci anche le gioie della tavola”