Siena, 16 settembre 2024 – E’ ancora buio pesto quando il mezzo della ditta incaricata dal Comune di Siena della disinfestazione per via dell’allarme dengue inizia il giro stabilito dal dipartimento prevenzione dell’Asl Toscana Sud Est. L’insetticida per combattere la zanzara tigre, ’colpevole’ dell’infezione, esce dal bocchettone del contenitore sul pick up raggiungendo aree verdi e strade. Neppure una persona in giro alle 6 e nella mezz’ora seguente lungo viale Bracci.
Anche finestre e porte sono ben sigillate, come indicato il giorno precedente nel sopralluogo fatto dai sanitari con ditta e Comune per impedire che la sostanza necessaria per la disinfestazione penetri nelle abitazioni.
Un intervento indispensabile, quello svolto ieri nelle primissime ore del mattino fra viale Bracci, Largo Salvo d’Acquisto e nei giardini pubblici. Ci si sofferma all’altezza di due numeri civici in via Verdi, nella ripa a valle di via Cesarini fino all’area sguinzagliamento cani. Tutto come da programma.
E’ interessata questa zona perché frequentata dalla persona che ha contratto l’infezione da virus dengue, sebbene risieda a Serre di Rapolano.
Da qui infatti è partito l’allarme e anche nella frazione il Comune ha subito svolto la disinfestazione. A fare la diagnosi sul paziente sarebbe stato il gruppo del professor Mario Tumbarello che guida l’Unità operativa complessa di Malattie infettive e tropicali alle Scotte.
Chi vive nella zona dinsifestata è già stato informato che per i prossimi 15 giorni non deve consumare frutta e verdura eventualmente irrorate con gli insetticidi, lavandole poi molto bene prima dell’uso.
Inoltre meglio pulire, indossando i guanti, mobiletti, giochi o altre suppellettili che possono essere stati esposti al trattamento. Intanto molti cittadini, sia a Rapolano che a Siena, si chiedono se non sia possibile prevenire il problema zanzara tigre agendo a monte come, in verità, spesso è stato già fatto. Almeno a Siena.
La.Valde.