Violenze sessuali e presunti riti satanici, il 12 ottobre sarà un’udienza lunghissima. Perché davanti al giudice Sofia Fioretta di Milano si discuterà, con rito abbreviato, una vicenda che affonda le radici all’inizio degli anni 2000 proseguendo secondo la procura fino al 2015. Una storia fortemente dibattuta che delinea, stando alle dichiarazioni della vittima che è stata indicata con un nome di fantasia, Miriam, una sequenza di abusi sessuali e persino una sorta di rito satanico con tanto di recita di litanie al cospetto di un crocifisso capovolto mentre la donna veniva violentata da persone incapucciate. Ieri a Milano i difensori della coppia a cui la donna era stata affidata da giovanissima, ora accusati di riduzione in schiavitù dal pm Stefano Ammendola, hanno chiesto ed ottenuto che i loro assistiti vengano giudicati con rito abbreviato. Doveva anche decidere, dopo il duello in aula del 26 settembre scorso, anche sull’ammissione delle parti civili. E’ stato detto sì soltanto alla vittima, Miriam, difesa dall’avvocato Massimo Rossi. Escluse, come chiesto dai legali degli imputati Luigi De Mossi e Francesco Poggi, sia i due figli della donna, sia due associazioni che avevano chiesto di essere appunto parte civile: ’Walls of dolls’, la onlus fondata da Jo Squillo che da 9 anni combatte la violenza di genere ed è presieduta dalla giornalista di ’Quarto Grado’ Francesca Carollo, ma anche l’Osservatorio nazionale sostegno alle vittime.
Il 12 ottobre l’udienza preliminare inizierà alle 10.15 ma, vista la delicatezza e anche la complessità di questa vicenda controversa, non è da escludere che la sentenza del giudice possa arrivare in una data successiva.
La.Valde.