Vino, ’tesoro’ della provincia. Premio al Chianti Classico. Brunello, ricchezza per tutti

Un’indagine svela al Vinitaly che l’impatto sull’economia di Montalcino è di 153 milioni l’anno. Si registrano qui redditi superiori alla media regionale: 24.400 euro a fronte di 21.100.

Vino, ’tesoro’ della provincia. Premio al Chianti Classico. Brunello, ricchezza per tutti

Vino, ’tesoro’ della provincia. Premio al Chianti Classico. Brunello, ricchezza per tutti

Cento anni di Chianti Classico, la cerimonia di premiazione del Consorzio (e del relativo prestigioso vino rosso Docg) ieri all’apertura dell’edizione 56 del Vinitaly di Verona. Importante la presenza delle istituzioni: Lorenzo Fontana, presidente della Camera, Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, e Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura. Un momento saliente è stata la premiazione del Consorzio Chianti Classico: il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, ha conferito un nuovo riconoscimento, il premio "Cento Anni di Eccellenza", per celebrare il centesimo anniversario dalla fondazione del Consorzio di vino più antico d’Italia. "Parlo a nome di tutti i soci, siamo onorati di averlo ricevuto nel contesto di uno degli appuntamenti più importanti dell’agenda del mondo vitivinicolo a livello internazionale – ha affermato Giovanni Manetti, presidente del Consorzio (sede di rappresentanza a Radda, ndr). - È un attestato dell’impegno verso la qualità, non solo degli ultimi anni, ma di un secolo di salvaguardia e di rispetto del territorio. Raccogliamo infatti il testimone dei nostri padri fondatori, che con lungimiranza decisero di avere un progetto comune e di creare il Consorzio: la loro visione fu quella di credere nell’unità di intenti, nella forza della collettività, fu quella di investire nell’aggregazione uscendo dalla miopia del singolo interesse privato, perché solo così si poteva gestire una produzione che potesse parlare di un intero territorio, uniti fin da allora dal marchio del Gallo Nero".

"Da sempre Montalcino vive un rapporto simbiotico con il vino", ha detto al Vinitaly il presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci. Dove da un’indagine che ha calcolato l’impatto prodotto dal vino sull’economia locale è emerso che ogni volta che a Montalcino viene aperta una bottiglia di Brunello si producono sul territorio 117 euro tra impatto diretto, indiretto e indotto (il quadruplo rispetto al valore di una bottiglia di vino franco cantina), per un totale di circa 153 milioni di euro l’anno. Un effetto moltiplicatore che si riscontra anche nell’enoturismo e nei servizi ad esso connessi. Montalcino è infatti una meta irripetibile per turisti winelover, di fatto raddoppiati negli ultimi 8 anni. Qui si registrano più di 200mila presenze l’anno, di cui oltre la metà dall’estero. Le presenze e i soggiorni generano un giro d’affari di circa 80 milioni, per una spesa pro capite giornaliera – al netto dei viaggi – intorno ai 120 euro. Una ricchezza diffusa su tutto il territorio, che registra indicatori di reddito superiori alla media regionale (24.400 euro contro 21.100), in visibile aumento rispetto anche alla media italiana (+38% contro l’11% di crescita decennale).

Andrea Ciappi