DIEGO MANCUSO
Cronaca

Viale della Rimembranza. I cippi commemorativi saranno restaurati

Non è infrequente vedere, al bordo della strada, mazzolini di fiori appoggiati ai cippi che commemorano i novantanove giovani...

Non è infrequente vedere, al bordo della strada, mazzolini di fiori appoggiati ai cippi che commemorano i novantanove giovani combattenti di Montepulciano caduti nella prima guerra mondiale. Gesti di affetto che, ad oltre un secolo di distanza da quei fatti, non possono non emozionare e ricordare che quel bellissimo rettilineo, fiancheggiato da filari di cipressi, che porta al Tempio di San Biagio, si chiama Viale della Rimembranza proprio perché, insieme a suscitare il ricordo, vuole toccare i sentimenti. Inaugurato il 18 marzo 1923, in esecuzione di una campagna nazionale che vide realizzati in tutta Italia oltre 2.200 luoghi della memoria, il Viale della Rimembranza di Montepulciano diventa ora oggetto di un piano di restauro di cui si parla da anni, desiderato dalla comunità e accolto con convinzione dall’Amministrazione Comunale. A proporlo, per voce del suo Presidente, Carlo Salvioni, è il Rotary Club Chianciano, Chiusi, Montepulciano, che ne ha fatto un ‘service’, ovvero un intervento sostenuto dall’associazione. Il progetto, redatto dall’architetto Alessandro Piccardi, attuale presidente dell’Opere Ecclesiastiche, a Montepulciano proprietarie di preziosissimi beni della Chiesa, e rotariano a sua volta, prevede il riposizionamento dei cippi, oggi interrati, domani ancorati a basi in cemento e travertino, e il loro restauro per rendere leggibili i nomi incisi nei blocchi di pietra. Il progetto viene donato dal Rotary al Comune, che ha già deliberato il suo recepimento e che effettuerà il passo decisivo alla Soprintendenza per ottenere la definitiva autorizzazione. È quanto ha detto l’assessora alla cultura Lara Pieri, che ha partecipato alla presentazione del progetto, e ha poi successivamente ribadito l’assessore ai lavori pubblici Luciano Garosi. Il Rotary, che ha lanciato una sorta di appello a contribuire, e le Opere Ecclesiastiche non faranno mancare un supporto, al resto provvederà l’ente pubblico.

Diego Mancuso