GIUSEPPE SERAFINI
Cronaca

Cappelletti, un pianese da ricordare. Recupero dei luoghi dismessi

Due nuovi spazi la “Casa delle Coccole” e lo “Spazio Dante Cappelletti”. L’amministrazione di Capocchi e l’impegno dell’assessore Piccini .

Dante Cappelletti figura di spicco del teatro di ricerca

Dante Cappelletti figura di spicco del teatro di ricerca

Una rigenerazione ed un importante recupero di luoghi dismessi e sotto utilizzati. Così il Comune di Piancastagnaio, su prposta dell’assessore alla cultura Pierluigi Piccini, ha restituito alla comunità cittadina due importantissimi immobili che presto verranno inaugurati e messi a disposizione della collettività di Piancastagnaio.

E’ la “Casa delle Coccole”, edificio noto ai cittadini - soprattutto ai più anziani che negli anni del dopo guerra ha avuto diverse funzioni: ambulatori medici, uffici comunali, abitazioni per privati.

Il vecchio edificio di via Cavour, accanto ai giardini pubblici Fratelli Nasini, è stato trasformato in un centro intergenerazionale e luogo d’incontro in cui protagonisti saranno nonni, bambini e madri e ospiterà attività educative, laboratori e momenti di ascolto collettivo e sostegno. Sarà la “Casa delle Coccole”, che richiamerà a tutti il grande valore delle relazioni umane in un clima sicuro, aperto e inclusivo.

L’ulteriore edificio rinnovato e donato alla Comunità Pianese, è l’ex bocciodromo comunale, un tempo centro di aggregazione popolare e adesso riconvertito in un centro culturale , dedicato alla formazione e al dialogo sociale. Sarà dedicato a Dante Cappelletti, figura centrale del teatro di ricerca e dell’ educazione scenica, cittadino di Piancastagnaio. Sarà un punto importante per il ruolo delle attività culturali come strumenti di cittadinanza attiva, soprattutto con attenzione verso i giovani e chi cerca nuovi modi per esprimersi e partecipare alla vita cittadina a Piancastagnaio oggi.

"L’intitolazione di questi due luoghi – dichiara il Sindaco Franco Capocchi – rappresenta il frutto di un percorso condiviso che punta a restituire significato e vitalità agli spazi pubblici, opponendosi all’isolamento. Sono luoghi che parlano di comunità, di cura e del futuro che vogliamo costruire insieme".

Giuseppe Serafini