REDAZIONE SIENA

Viaggio in giallo di sola andata tra le vie di Siena

Pedraneschi e un omicidio in via delle Cantine Protagonista del libro il commissario De Pedris

La notte fu interrotta bruscamente dalla notizia di un omicidio. Uno scenario ben conosciuto dai senesi, in via delle Cantine, a pochi passi dal museo della Contrada del Valdimontone. Il commissario De Pedris che abita nella Giraffa, incontra gli ultimi giraffini sonnambuli che ancora festeggiano la recente vittoria e si precipita nel luogo del fatto di sangue.

Abbiamo compreso i luoghi della nuova avventura del commissario ormai trapiantato a Siena, ma anche i giorni. Precisamente lo scorso anno. Ecco che Riccardo Pedraneschi offre il quarto capitolo della sua saga di un uomo delle legge piuttosto originale, appassionato di palio e di donne, e le cose vanno tremendamente d’accordo.Tifosissimo del Torino e eternamente distratto ma capace di risolvere casi intricati perché radicati fra una città atipica e trame talvolta prive di moventi, di tangibili prove.

Stavolta l’avventura editoriale si chiama ’Viaggio di sola andata’ e con l’inusitato sottotitolo "Il commissario De Pedris e il Mostro del Lago di Loch Ness’, edito da Extempora.

Cosa ci azzeccano l’assassinio di Sara Ghini all’ombra della smisurata Basilica dei Servi con il misterioso rettile nascosto fra le acque melmose della Scozia? Lo scoprirà il lettore.

Un romanzo dai toni a crescere, nello stile dell’autore, pieno di gustose citazioni, di riferimenti alla città, quasi un aggiornamento sugli ultimi eventi che corrono sempre in parallelo, mentre la trama dell’omicidio si allarga a macchia d’olio lentamente e quasi non ce ne accorgiamo nemmeno.

’Viaggio di sola andata’ costringe De Pedris a tornare indietro nel tempo, a ripescare corpi e avvenimenti. È un altro passo avanti di Pedraneschi nella costruzione di un personaggio, quello di un commissario, profondo, complesso e ricco di spunti, dalla storia che arriva alla punta della Scozia, a quella città turrita che si agita con il Palio e che lui comincia a conoscere come le sue tasche.

E ancora una volta il caso si dipana attraverso l’andare indietro, molto indietro, nel tempo. De Pedris è consapevole che a Siena tutto parte sempre da molto lontano e anche questo giallo non ne può fare a meno.

Un romanzo da leggere tutto d’un fiato per un autore nato e residente a Parma ma che spesso vedi spuntare da qualche vicolo senese, da quel 1987 quando è scoppiato l’amore verso questa città.

Dopo Pallacorda, il Finimondo e il cimitero del Laterino ecco che un altro angolo di Siena è un fotogramma un po’ annebbiato di un film avvincente e un po’ nostalgico.

Massimo Biliorsi