Veterinari, decisi i cavalli 'a chiusura' a Siena: Protocollo 2023

Veterinari e Comuni si incontrano per definire il Protocollo dei cavalli 2023: sanzioni per i proprietari che non rispettano le regole e incentivi economici per quelli che sì. Oggi i veterinari partecipano al convegno nazionale della Sive.

Veterinari, tutti presenti in Comuni con l’Ufficio Palio per tirare le fila sul Protocollo dei cavalli 2023. L’équipe guidata da Carlo Alberto Minniti doveva soprattutto scorrere l’elenco dei mezzosangue stabilendo quali mettere ’a chiusura’. Ossia i soggetti che, come ogni anno, per vari motivi a partire da quanto dimostrato nel corso dell’addestramento, non vengono ritenuti utili per la stagione 2024. E possono dunque fare posto alle new entry che stanno già arrivando (ma è ancora un pochino presto) nelle scuderie. Il tema forte, per quanto riguarda proprietari e staff Palio, era invece quello delle eventuali sanzioni introdotte per evitare che i mezzosangue non vengano messi a disposizione dei capitani per le ragioni più svariate. L’articolo 10 del Protocollo 2023, infatti, stabilisce che "una volta preso parte ai lavori di addestramento i cavalli possono essere ritirati eo non presentati alle varie fasi del Palio solo previa giustificazione sanitaria da parte del veterinario comunale o della Commissione tecnica; in caso contrario gli stessi saranno esclusi da tutte le fasi dei Palii dell’anno in corso e non potranno iscriversi al Protocollo per le due successive annate paliesche". Un aspetto del quale però non si occupano i veterinari ma è di competenza del Comune. Amministrativa. Non dovrebbe essere stato dunque argomento sul tavolo, così come quello previsto dall’articolo 2 del Protocollo che prevede entro il 30 settembre sia definito l’incentivo economico che è possibile erogare ai proprietari che sono stati alle regole.

Intanto oggi i veterinari daranno vita al Santa Maria della Scala al covnegno nazionale della Sive, del consiglio direttivo fanno parte tre veterinari dell’équipe, Rodolfo Gialletti che è diventato ordinario all’Università di Parma, Giorgio Strozzi e Giuseppe Incastrone.

La.Valde.