
di Massimo Cherubini
La centrale geotermica in Val di Paglia, nel comune di Abbadia San Salvatore, si farà. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, ha dato il via libera. Respinta l’opposizione del Ministro Dario Franceschini fondata sul parere negativo espresso dalla Soprintendenza sul progetto di Sorgenia. Centrale a binario unico, ad emissioni zero, capace di produrre dieci megawattora. Che dovrà dare benefici alla collettività. Una decisione, quella del Consiglio dei Ministri, coerente con le criticità che viviamo sul fronte energetico. La decisione ha dato il via libera anche ad altri progetti, da realizzare in altre province, approvati dalla Regione. Il presidente Eugenio Giani ha espresso grande soddisfazione. Sulla stessa linea del presidente Giani il sindaco di Abbadia San Salvatore, Fabrizio Tondi, che ha aggiunto: "Non si può che accogliere con grande soddisfazione questa decisione. Va nella giusta direzione -conclude- che il mondo, l’Italia, la mia comunità chiedono con forza". Anche Sorgenia, che ora chiederà alla Regione i permessi per iniziare la realizzazione dell’opera, ha vinto la sua battaglia. "Siamo molto soddisfatti – afferma il vice presidente Alberto Bigi – per la decisione del Governo. Dopo anni di confronti si dà il via libera a una centrale all’avanguardia per la produzione di energia rinnovabile, senza emissioni. È un importante traguardo per tutti. Soprattutto a fronte di una situazione complessa che impone un incremento della produzione elettrica nazionale da fonte rinnovabile. Un impianto che, oltre a generare energia pulita per 32mila famiglie, produrrà valore per il territorio, portando in Amiata un esempio particolarmente virtuoso di produzione geotermica". Le pregiudiziali della Soprintendenza erano basate non sull’avversità alle rinnovabili ma sulla ubicazione della centrale. Un fatto logistico: realizzare il progetto- è stata la prescrizione- poco distante da dove si intende realizzarlo. Con tutto quello che ciò comportava considerando che l’area indicata non ha la prevista destinazione urbanistica. Meno soddisfatti, anzi assai contrariati, gli oppositori dei Comitati. Sulla centrale de ‘Le Cascinelle’ sono stati fatti sit-in, assemblee pubbliche. Si parla già di ricorsi al Tar, al Consiglio di Stato.
Il via libera del Consiglio dei Ministri non sarebbe -condizionale d’obbligo- decisione ultima. La legge consentirebbe di ricorrere alla giustizia amministrativa. Un percorso già intrapreso per la centrale di Poggio Montone che Sorgenia intende realizzare in un area ubicata nei territori dei comuni di Piancastagnaio e Santa Fiora. Per questo progetto il Consiglio dei Ministri non si é mai espresso perché non c’e il no della Soprintendenza. Il Tar si è pronunciato non accogliendo il ricorso. Ora è attesa la decisione del Consiglio di Stato che dovrebbe arrivare entro fine ottobre