Una petizione per il premier Draghi "Il Governo non cancelli il Monte"

Il testo della petizione è lunghissimo e in rete c’è anche il link per aderire alla chiamata alle armi. Oltre al fotomontaggio di una gomma da cancellare con l’etichetta ’Mef’, che sbianchetta Rocca Salimbeni. Un gruppetto di senesi e pensionati del Monte dei Paschi, ha inviato la lettera aperta al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai candidati del centrosinistra e del centrodestra al collegio della Camera, Enrico Letta e Tommaso Marrocchesi Marzi. "La prima cosa fondamentale che chiediamo a ciascuno di voi è sapere se pensate davvero che l’incorporazione da parte di Unicredit sia l’unica soluzione possibile e da concretizzare al più presto o se invece vedete, come noi, la possibilità di creare le condizioni affinché Banca MPS possa continuare a operare con una propria personalità giuridica, dopo un ulteriore rimpicciolimento su base interregionale".

E’ il preludio al ’manifesto-appello’ per un risarcimento doveroso per Siena, nel caso la "politica nazionale e locale, e le Autorità di Vigilanza, decidessero di farla finita con Banca Mps, per poter seppellire con lei le malefatte che l’hanno affossata".

Il testo propone anche alternative: "La banca potrebbe restare nelle aree di presenza storica e nei principali capoluoghi, con un capitale adeguato al nuovo assetto dove, magari, una grande banca come azionista tecnico di riferimento, lo Stato con una quota ridotta rispetto al presente (con la prospettiva di una graduale uscita) e gli altri attuali azionisti, che pesino inizialmente per circa un terzo ciascuno, potrebbero coesistere e garantire il capitale necessario per lo svolgimento dell’attività bancaria. Sarebbe l’unico modo per salvare cinque secoli e mezzo di storia, diminuire gli esuberi, mantenere e valorizzare la denominazione sociale che, altrimenti sparirebbe con l’incorporazione. Infine si manterrebbe in vita per la nostra regione l’ultima banca di matrice toscana".

Le alternative e i risarcimenti richiesti per Mps vanno dal "polo nazionale per la ricerca e la produzione di vaccini al distretto delle Scienze della vita, dalla soluzione della carenza di infrastrutture alla previsione della stazione dell’Alta velocità Media Etruria in provincia di Siena", fino ai fondi per le università e per completare il recupero del Santa Maria della Scala.