REDAZIONE SIENA

"Una partnership nel futuro del Monte"

Il ministro Franco traccia la rotta: "Mps diventi più solida e mantenga le radici". Gli scenari aperti dal corteggiamento di Unicredit alla Bpm

Solidità, lavoro e mantenimento del proprio brand e sviluppo tenendo a mente l’ipotesi di una partnership con una banca di pari livello. È questa la strada indicata al Monte dei Paschi dal ministro dell’Economia, Daniele Franco. L’occasione è stata la conferenza stampa a margine del consiglio dei ministri di ieri, nella quale il ministro ha tracciato la rotta con queste parole. "È importante – ha detto – che Mps diventi più solida, continui a svilupparsi avendo a mente nel futuro una partnership o altro. È importante che si consolidi e mantenga le proprie radici, il brand della più antica banca europea".

Le parole di Franco ribadiscono il senso della mission affidata al nuovo amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio nominato anche direttore generale, cinque giorni fa, dopo la revoca del cda, sempre all’unanimità, delle deleghe di Guido Bastianini. La missione di Lovaglio: utilizzare i 2 miliardi e mezzo di nuovo capitale per ridare valore al brand e cercare una partnership tra eguali. Anche alla luce di quelle che potrebbero essere le mire di Unicredit su Banco Bpm. Una mossa che potrebbe giocare un ruolo importante anche nel futuro di Rocca Salimbeni, delineando le mosse future di Lovaglio. Unicredit infatti dopo il naufragio della trattativa con Mps infatti potrebbe essere interessata a fare una proposta di acquisizione dell’istituto di piazza Meda. Sull’operazione, ieri, proprio Unicredit ha chiarito: "Nell’ambito della propria attività e in coerenza con il Piano strategico 2022-2024 Unicredit continua a valutare tutte le opzioni strategiche disponibili e non mancherà di tenere informato il mercato di qualsiasi sviluppo concreto". Dopo lo stop nell’ottobre scorso dei negoziati tra Mef e UniCredit su Mps, il mercato aveva subito ipotizzato sviluppi sul fronte del Banco Bpm, considerando la popolare un possibile target del colosso guidato da Andrea Orcel, oppure un soggetto aggregante in operazioni con Bper o la Banca Popolare di Sondrio, che si sono invece poi orientate in altre direzioni.

Preda appetibile rimasta finora fuori dall’ultima tornata di consolidamento del sistema bancario, l’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha visto il titolo salire del 25,59 per cento negli ultimi 6 mesi e del 22,08 per cento nel solo ultimo mese. Se l’operazione andasse in porto sia Unicredit che Banco Bpm sarebbero fuori dal raggio dei soggetti con cui Monte dei Paschi potrebbe tentare il progetto di partnership indicato anche dal ministro dell’Economia, Daniele Franco. Lasciando soltanto la pista di una fusione del Monte dei Paschi con Bper oppure con un istituto straniero. Nel frattempo il nuovo ad Luigi Lovaglio continua a lavorare alla sua delicata missione. I prossimi appuntamenti in calendario per banca Monte dei Paschi saranno il 2 marzo con l’esame del progetto di bilancio 2021 e il 12 aprile con la convocazione dell’assemblea dei soci per il bilancio 2021.

Claudio Capanni