
’Un albero per matricola’ in Ateneo: "Piano contro i gas serra nell’aria"
‘Cresce con te’ è l’iniziativa annunciata dal rettore Roberto Di Pietra qualche mese fa, quando si presentò all’inaugurazione dell’anno accademico con una piantina di leccio in mano. Ieri, in occasione della campagna ‘M’illumino di meno’, venuta nel tempo a coincidere con la Giornata del risparmio energetico, l’Università ha messo in campo la collaborazione con il Comune di Siena e il Magistrato delle Contrade per l’iniziativa ambientale ‘un albero per matricola’. L’accordo arriva a Siena dopo quello già stretto con Provincia e Comune di Sovicille: il progetto prevede che l’ateneo comperi ogni anno dal vivaio ’Il Campino’, circa 3mila alberi di leccio, uno per ogni nuovo iscritto dell’ateneo (3mila sono le matricole dei corsi a ciclo unico, 1.700 dei magistrali) e li metta a disposizione per le aree verdi pubbliche. "Ogni albero, nel suo intero ciclo di vita, sarà capace di compensare la Co2 prodotta da ogni studente durante gli anni universitari. Ne nascerà un bosco, ‘Il lecceto di Unisi’, che crescerà ogni anno di almeno un ettaro", ribadisce il rettore. Ieri dunque il progetto ha ricevuto l’adesione del Comune di Siena e delle Contrade, nei cui territori sono presenti diverse vallate verdi. "Da tempo il Comune di Siena lavora mettendo in campo politiche sostenibili a tutela dell’ambiente che facciano leva sulle nuove generazioni – ha detto il sindaco Nicoletta Fabio –. Il progetto dell’ateneo ha le stesse finalità di quello promosso dai Teatri di Siena nel 2022 ‘Un albero per ogni abbonato’". E’ stata quindi l’assessora all’ambiente Barbara Magi a spiegare la partecipazione del Comune: "L’Ufficio aree verdi ha individuato due zone di proprietà sulle quali potrebbero essere piantati i lecci: in via delle Province, a fianco del boschetto ‘Un albero per ogni nato’, dove potrebbero essere piantati almeno 20 alberi e nell’anello centrale della rotatoria di viale Bianchi Bandinelli, dove potrebbero esserne ospitati altri 50. E il Comune si occuperà anche di irrigare gli alberi messi a dimora in modo continuativo utilizzando l’acqua di scarto dei bottini".
Poi le Contrade: "Sono note a tutti l’attenzione e la cura che ogni Contrada ha verso il proprio territorio – ha ricordato Emanuele Squarci, rettore del Magistrato –. Attenzioni e cure che non rimangono racchiuse solo nei confini del rione ma si allargano all’intera città. È chiaro che questa iniziativa potrà interessare e coinvolgere direttamente solo alcune delle Consorelle perché, purtroppo, non tutte hanno spazi verdi idonei". Paola Tomassoni