
Quasi 350 minori arrivati in un mese dall’Ucraina. In pratica la metà dei circa 700 profughi ospitati nel territorio senese dallo scoppio del conflitto. Sono i numeri dell’emergenza con cui, in queste ore, oltre a Arcidiocesi e Caritas, anche le istituzioni stanno facendo i conti. Con loro Anna Ruggiero, garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza nominata a novembre 2020 dal Comune. Ex magistrato con oltre 40 anni di esperienza alle spalle che l’hanno portata nei tribunali di Siena, Firenze, Milano e anche al tribunale dei minori di Firenze, Ruggiero fa il punto sui nodi del fronte accoglienza dei minori. "È previsto – spiega – un aumento esponenziale nell’arrivo di minori stranieri non accompagnati nel territorio di Siena come in tutta Italia. Dovranno essere affidati a famiglie piuttosto che a strutture. Il pericolo, in questo momento, è che possano finire vittime delle tratta".
La prossima settimana il garante incontrerà da remoto gli operatori dell’istituto Santa Regina proprio per fare il punto sulla prossima sfida: il loro inserimento culturale. "Il primo problema è proprio quello linguistico. Per l’inserimento nelle scuole serviranno mediatori culturali e linguistici in grado di sostenere questi minori. Molti sperano di tornare nella loro terra il prima possibile: ce lo auguriamo tutti. Ma ancora non possiamo capire quanto durerà questa tragedia". L’impegno di Ruggiero viene da un’altra sfida quella del lockdown: un periodo durissimo per i minori. "In tutto il Paese è stato registrato un alto numero di suicidi e quel periodo ha dilatato molti dei problemi che i giovanissimi si sono trovati ad affrontare, soprattutto chi viveva in famiglie con problemi economici". L’importanza di questa figura, in poche parole, ora è più viva che mai. Le segnalazioni possono essere inviate all’indirizzo [email protected]. "Ricordo che la figura del garante è stata istituita con delibera del consiglio comunale e che è in costante contatto con gli assessori di riferimento: il compito è fare rete con le figure deputate alla tutela dei minori". Il garante, da regolamento, non ha poteri ispettivi o investigativi ma può ascoltare direttamente i minori in presenza di un adulto per apprenderne volontà o esigenze.