REDAZIONE SIENA

Tutelare il Castello di Monteriggioni. Comune e Soprintendenza alleati

Firmato un protocollo d’intesa anche per il complesso di Abbadia Isola: collaborazione tra pubblico e privato

La firma del protocollo tra Comune di Monteriggioni e Soprintendenza

La firma del protocollo tra Comune di Monteriggioni e Soprintendenza

Tutelare e valorizzare le due aree vincolate - Castello di Monteriggioni e Abbadia Isola – e semplificare le autorizzazioni a sostegno degli operatori commerciali. Due gli obiettivi del protocollo d’intesa appena approvato. Una serie di disposizioni per attività economiche e turistiche nelle aree vincolare del Castello e anche del Complesso monumentale, dove si è svolta ieri la presentazione. Sono intervenuti il soprintendente Gabriele Nannetti, per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, il sindaco Andrea Frosini e l’assessore alla cultura e al turismo del Comune, Marco Valenti. Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, insieme al Comune, al lavoro per la gestione del patrimonio culturale, bilanciando gli aspetti pubblici e le esigenze dei privati. Tutto per effetto di un regolamento, disponibile sull’Albo Pretorio e sul sito del Comune, che non vuole predisporre parametri rigidi, ma offrire indirizzi a monte, come precisato nell’incontro a cui hanno partecipato anche l’architetto Valeria Capitani, responsabile Urbanistica del Comune, e l’architetto Liliana Mauriello, funzionaria della Soprintendenza, accanto a rappresentanti di Assoturismo Confesercenti. Un accordo che potrà diventare un modello per ulteriori azioni in altri territori a vocazione turistica e culturale. "Ringrazio la Soprintendenza e gli uffici comunali per il lavoro di stesura del protocollo – afferma Frosini – per conservare il Castello di Monteriggioni e il Complesso di Abbadia Isola e per sburocratizzare le procedure autorizzative, a beneficio dei privati che operano in questi luoghi. Chi ha l’intenzione di installare pubblicità, per esempio, potrà farlo più velocemente".

"L’amministrazione crede nella cura dei propri monumenti e opera per una corretta realizzazione di politiche di crescita del turismo culturale – dice l’assessore Valenti – e attraverso il protocollo adottiamo delle misure che concorreranno a mantenere alta la qualità dei nostri contesti principali. Nell’ottica di un turismo che sia anche rispettoso". Il soprintendente Nannetti conclude: "Visto il delicato rapporto tra la tutela del contesto urbano d rilevanza culturale e la libertà di iniziativa economica, che può caratterizzare proprio l’area del Castello, la Soprintendenza ha condiviso la stesura del Protocollo ritenendo che tale documento possa essere uno strumento efficace di gestione delle istanze. Obiettivo, condiviso con il Comune, un modello virtuoso di dialogo tra amministrazioni e privati".

Paolo Bartalini