
Il brindisi che ha chiuso l’edizione 2025 di Wine&Siena
Presenti circa 3000 persone nella tre giorni del Wine&Siena, con 600 operatori del settori accreditati e 150 giornalisti; numeri da capogiro dichiarati alla conferenza stampa di chiusura, per la decima edizione della manifestazione che ormai è diventata un simbolo cittadino. "Numeri importantissimi, anche quelli dei produttori che sono presenti in 160, tutti con prodotti di qualità – afferma Stefano Bernardini presidente Confcommercio Siena – Siamo andati sold-out anche con tutte le degustazione e tutti gli eventi collaterali. Un dato importante è anche quello riguardante l’età media dei visitatori, con un pubblico sì giovane ma di livello". Un dato importante quello riguardante il pubblico della manifestazione che nonostante la giovane età è stato qualitativo: "Ci teniamo a ribadire questo concetto che la manifestazione non è fatta per ubriacarsi ma per degustare" prosegue Bernardini.
A sostegno di questa tesi è intervenuto anche Gianpaolo Betti, Enotempora e co-organizzatore della manifestazione: "Ho visto tanti ragazzi con il catalogo in mano che andavano a cercare delle cantine ben precise, di conseguenza sono arrivati con una certa base di conoscenza e con l’idea di assaggiare prodotti ben precisi". Un ottimo risultato anche quello della cena di gala organizzata il 26 gennaio nell’Imperiale Contrada della Giraffa, in ricordo di Andrea Vanni, uno degli organizzatori e dei fondatori di Wine&Siena, scomparso prematuramente pochi anni fa: "Sono molto contento del successo che ha avuto la cena in ricordo di Andrea- aggiunge Betti- a cui personalmente dedico il successo di questa edizione".
Un successo che ci spiega Bernardini non è solo della manifestazione, ma di tutta la città: "In un periodo in cui la città non ha turisti, un evento del genere può soltanto fare bene. Durante questi giorni abbiamo visto e ci hanno segnalato che bar, ristoranti e alberghi erano pieni, di conseguenza i commercianti hanno trovato lavoro derivante dalla manifestazione". Già da ora però si sta pensando all’organizzazione per il 2026, con il desiderio di poter confermare come location il bellissimo Santa Maria della Scala: "Sul prossimo anno punteremo allo stesso periodo (23-26 Gennaio o la settimana successiva ndr). Ovviamente il Santa Maria resta per noi molto importante, visto che ci offre il vantaggio di poter fare tutta la manifestazione in una sola location, ma l’ultima parola spetta a chi di dovere. Proveremo ad aumentare l’offerta, visto che la domanda dei produttori era sulle 200 unità; ne abbiamo potute far entrare 160 anche per la capienza massima dei piani. Fortezza? Vediamo se potrà essere utilizzabile, anche per una questione di costi e di temperatura, soprattutto per il vino – continua Bernardini – intanto stiamo pensando anche ad espandere Wine&Siena su più giorni, è tutto in evoluzione".
Matteo Cappelli