
Giovanni Atzeni, detto Tittia, il fantino che ha vinto 11 Palii
Siena, 6 agosto 2025 – Tittia ha vinto a luglio nell’Oca e ha, dunque, la possibilità di fare cappotto ad agosto. Più facile con un lotto in alto o con uno in basso più equilibrato?
“Per quanto riguarda la prima domanda ci credo tantissimo, lavoro per questo. Come ho sempre fatto anche in passato non mi accontento. La voglia è più di prima. Ci credo davvero. Quanto ai cavalli per raggiungere l’obiettivo non è questione di lotti. In quello in alto ci sono le punte, in quello in basso alla fine lo stesso. Magari lo fai equilibrato e poi ti scappa il Diodoro della situazione che ti registra un tempo esagerato”.

Dopo il Palio di Provenzano molti dirigenti sostengono che i 40enni continuano a dettare legge in Piazza.
“Il 40enne di oggi non è più come quello di un ventennio fa. Siamo uomini maturi, ancora con grandi possibilità di esprimersi. Ed esperienza sulle spalle che conta tantissimo. Importante anche conoscere se stessi, ciò che uno può riuscire a fare”.
Dopo il 3 luglio c’è stato l’“assalto” a Tittia?
“Proprio così, non mi hanno fatto respirare! Ma sono molto felice di questo. E’ il bello del Palio, in fondo: ci vuole un attimo da essere in cima a trovarsi sotto terra. Va accettato. Soprattutto bisogna sempre essere equilibrati, sia in alto che in basso”.
Il capitano del Drago dice che in questo Palio non guarderà in faccia a nessuno. Ma l’unico che ha la precedenza è Tittia.
“Mi accontento già di questo. Con me è sempre stato eccezionale e di parola quando siamo arrivati al dunque, sia che montassi nel Drago, sia che non indossassi quel giubbetto”.
Qualche Contrada dopo luglio ha preso le distanze da Tittia?
“No, zero”.
Rumors parlano di ’deviazioni’.
“Anzi, il contrario. Tutti si sono avvicinati di più a Giovanni”.
Torna Velluto in Piazza dopo aver scontato la squalifica. Ci sono rumors che si tenta di lasciarlo a piedi, la Pantera però è pronta a montarlo con un soggetto competitivo.
“Velluto ha dimostrato tanto. Merita un posto al canape. E penso che lo troverà senza problemi”.
Torniamo ai cavalli: Benitos e Anda e Bola li monterebbe Tittia?
“Vediamo che lotto si crea, in quello in alto ci sono cavalli importanti però Benitos è un anno che non corre, Anda manca da un po’ di tempo. Vediamo come vanno alla tratta, come stanno fisicamente”.
Qualcuno pensa che, in realtà, non rimonteresti Diodoro.
“Quando vinci con un cavallo non puoi dire non lo rimonterei... Mi ha dato una gioia esagerata, ha dimostrato tantissimo. Dipende dal lotto, merita di stare dentro qualsiasi lotto. Gli voglio tanto bene”.
Gli farai una festa?
Non ci abbiamo pensato per adesso ma carote a volontà. E’ rientrato benissimo, così come Viso d’angelo. Non mi era mai successo, meglio di quando li ho portati. Sarà per via del rinvio di un giorno e del tufo più elastico”.
Zenis ha fatto bene: forse è stato un po’ sottovalutato?
“Un cavallo cresciuto, che sta fermo al canape e parte veloce. Conosco la stalla della Selva, ha fatto un capolavoro e Andrea (Sanna, ndr) ci ha messo del suo. Mai sottovalutarli”.
La sera della vittoria del Palio hai imposto alla famiglia ’normalità’. E’ stato così?
“Non ci siamo fermati un giorno continuando tutti a lavorare. Staremo concentrati fino all’8 settembre che si conclude la stagione”.
Qualcuno ti critica perché vuoi vincere sempre. I colleghi alla fine si arrabbieranno...
“Sono fatto così. Penso che tutti siano come me. Ogni occasione lasciata è persa. Poi capita di non vincere. Curioso perché se non alzi il nerbo sei abbassato di livello, se lo fai dicono così. Non va mai bene niente. Come dicevo ad un amico stamani (ieri, ndr) ’andiamo avanti per la nostra strada’”.
La filosofia del capitano dell’Onda è ’osare e accelerare’: condividi?
“Bella. Toscano è una persona intelligente, sa stare in questo gioco. Bisogna fargli i complimenti”.
Corrono anche Aquila e Leocorno.
“ Rapporti che vengono da lontano. Nel Leocorno ho vinto, il primo ricordo non è tanto il successo ma l’accoglienza quando sono arrivato il 13. Mi vogliono bene. Non mi tiro indietro a niente. Con l’Aquila viene ancora più da lontano il legame. E’ affamata di vittoria come lo sono io”.
Aceto in una recente intervista a ’La Nuova Sardegna’ ha detto che i record sono fatti per batterli. E che puoi vincere anche 50 palii “ma con me non ha niente a che vedere. E’ bravo a cavallo, molto bravo. Però lo conoscono a 4 chilometri da Siena, io sono internazionale”, le sue parole.
“Bella! I genitori mi hanno insegnato a rispettare le persone più grandi e più anziane. Già che Aceto parli di Giovanni è un grande onore. Se quando ero bambino e sognavo di correre mi avessero detto che un fantino importante come lui poteva fare il mio nome sarebbe stato qualcosa di esagerato. Come lui nessuno, è vero. Gli auguro lunghissima vita e che possa vedere la carriera che ho davanti”.
Come vanno le riprese del film?
“Tutto bene. Ma su questo non posso dire nulla”.