Tartuca, Ciotti priore: quarto mandato: "L’obiettivo? Ristrutturare la società"

E’ stato eletto con il 95% dei consensi. Maurizio Stanghellini vicario generale. Il 17 l’insediamento

di Laura Valdesi

SIENA

Simone Ciotti torna priore della Tartuca ad otto anni dall’ultimo dei tre mandati fatti in questo ruolo fra il 2010 e il dicembre 2015, prima di passare il testimone al suo vicario Paolo Bennati. "Le elezioni sono andate benissimo, ho ricevuto il 95% dei consensi ma anche tutto il resto della deputazione di seggio è stata votata ampiamente. Anche più di me. Siamo un gruppo di persone nelle quali, evidentemente, la Contrada si riconosce. E in cui crede. Cosa che mi riempie di orgoglio, dà fiducia. Ferma restando la responsabilità dell’impegno", ammette Ciotti.

Quarto mandato, dunque, quello che inizia nel 2024. Nel mezzo anche l’esperienza come mangino: Ciotti per la Tartuca c’è sempre stato.

"E’ vero. Conosco molto bene i contradaioli e quello che vogliono per la Tartuca. Un progetto a cui tengono in modo particolare è il restyling della Società di Castelsenio".

Non è molto che è stata realizzata.

"Risale al 2004 l’inaugurazione. Antonio Carapelli, il mio predecessore, ha comprato un fondo attiguo alla società che dovrà essere ’integrato’ con gli spazi esistenti. I contradaioli sentono la necessità di riorganizzare questi ultimi perché dopo venti anni devono essere ripensati in modo diverso e adeguati alle necessità emergenti".

Carapelli ha fatto un passo importante a cui lei darà gambe.

"C’è un’affluenza diversa rispetto ad allora, vanno cambiate le attrezzature di cucina, adottati accorgimenti. Sarà la priorità".

Chi sono i ’compagni’ di viaggio di Ciotti in questo biennio?

"Maurizio Stanghellini vicario generale, gli altri vicari sono Simona Giannetti, Tommaso Buzzegoli e Valentino Capitani presidente di società-vicario coordinatore. Un mix di esperienze diverse ed età variegata".

Solo la ristrutturazione di Castelsenio oppure c’è altro?

"Ce ne sono altri di progetti. Continueremo a valorizzare il museo, facendo una ricognizione sul tema immobiliare".

Torna priore dopo la fine dell’ultimo incarico nel 2015: a suo giudizio cosa c’è di cambiato nella Contrada?

"Non vedo grosse differenze. All’epoca c’era stata l’esigenza di trovare un’identità nel museo che mancava. Adesso, ripeto, ci concentreremo su quella che è diventata per i tartuchini una seconda casa, la Società appunto".

Che supporto intende dare al capitano Niccolò Rugani?

"Quello di cui avrà bisogno. Sempre il massimo possibile, com’era stato del resto nei precedenti mandati. Come la Tartuca ha sempre fatto. Ritengo che la nostra forza sia sempre stata la collaborazione spalla a spalla fra le due figure per raggiungere gli obiettivi".

Come sta la nostra Festa?

"Il Palio si è sempre adeguato ai tempi e alle varie necessità senza tuttavia snaturarsi. Certo, se dicessero di voler imporre le gabbie, dico questo per assurdo, sarebbe impossibile".

Il rapporto con la rivale Chiocciola?

"Non conosco bene il priore Marco Grandi ma ci sarà occasione in sede di Magistrato. Intendo proseguire sulla falsariga dei rapporti portati avanti dai miei predecessori".

Quando s’insedierà Ciotti?

"Il 17 gennaio prima della benedizione della stalla".